Nuovo vertice tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. "Stiamo trovando altre convergenze, l'incontro è stato positivo", ha detto Di Maio dopo l'incontro, spiegando che domani, a Milano, si terrà un nuovo incontro per arrivare "alla firma del contratto di un governo di cambiamento".
"Non si è parlato del nome del presidente del Consiglio", ha detto ancora il leader del M5S. "Stiamo facendo notevoli passi avanti con il programma di governo, stiamo trovando ampie convergenze su reddito di cittadinanza - ha spiegato Di Maio -, flat tax, legge Fornero, sulla questione che riguarda la lotta al business dell'immigrazione, del conflitto di interessi".
"Speriamo di chiudere il prima possibile, perché se non si chiude si torna al voto", ha detto ancora Di Maio. "Oggi noi conosciamo la situazione dell'Ue, sappiamo che ci sono delle cose che vanno fatte - ha detto Di Maio rispondendo ad una domanda sulle dichiarazioni del presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani -, ci sono anche nell'ambito del bilancio europeo delle pretese che l'Italia deve portare avanti, sul fondo sociale europeo, sui finanziamenti che devono arrivare, c'è tanto da fare e chi vede questa ipotesi come una minaccia per Ue forse vede una minaccia per la sua poltrona".
Non ci saranno forzature sul deficit. È la linea che M5S indica mentre è in corso il confronto con la Lega per la stesura del contratto di governo. Un fronte su cui ci sarebbe intesa con i leghisti. L'obiettivo iniziale, viene spiegato, è quello di rispettare i target e non superare l'1,5%. Se ci sarà necessità di sforare sarà discusso con la Ue perché non c'è nessuna volontà di forzare contro i partner europei. L'idea è quella di "procedere con garbo" da parte di un governo che sarà "razionale e ragionevole".
Per quanto riguarda la flat tax, sottolineano, è un elemento interessante che può essere concepita senza che sia né troppo penalizzante per i ceti bassi né troppo vantaggiosa per quelli alti.
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