«Il tempo della propaganda è finito. Ora serve un atto di responsabilità di tutti», «noi siamo pronti a supportare l’azione del presidente della Repubblica». Così Maurizio Martina, segretario reggente del Pd, analizza la situazione, in un’intervista al Corriere della Sera: «Per noi - premette - è impossibile immaginare sostegni a governi politici con Berlusconi, Salvini o Meloni, ma ormai anche con i 5 Stelle e con leadership di partiti a noi avversari. Siamo invece disponibili - spiega - a fare la nostra parte per una soluzione istituzionale, chiedendo a tutti di fare la loro».
«Il Pd ragionerà unitariamente. Ci muoveremo e non certo in direzione di governi di parte»: smentisce che i renziani vogliano un accordo con il centrodestra. Governo a tempo o di legislatura? «Credo che nel caso di soluzioni così, l’esecutivo debba avere un mandato preciso su alcuni temi fondamentali. E quindi difficile che sia di legislatura», «se si potrà aprire un confronto anche sulla legge elettorale, non ci sottrarremo».
La direzione Pd? «So bene che è stato un passaggio delicato e non mi nascondo che la sfida dell’unità vada confermata ogni giorno. Non mi stancherò mai di lavorare per la collegialità e il rilancio del Pd».
Il no di Renzi al dialogo con i Cinquestelle? «Voglio ricordare che quel tentativo era frutto di un mandato preciso. E penso ancora - afferma - che fosse giusto sfidare al confronto i 5 Stelle sul terreno del cambiamento. Non era una resa, ma un rilancio. Ora quel passaggio si è esaurito e siamo in un altro scenario». «Non credo alla scissione ma non sottovaluto il momento, molto delicato. Occorre lavorare subito a una riprogettazione profonda del Pd», conclude
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