Approvata la Finanziaria si apre una lunga e difficile trattativa con lo Stato che vale quasi un miliardo. Nella manovra appena varata la Regione non ha volutamente rispettato l’obbligo di tagliare le spese correnti del tre per cento. Una decisione frutto della volontà di aprire una trattativa con lo Stato per modificare gli accordi presi un anno fa da Crocetta. Ma anche solo per iniziare a trattare è necessario attendere che a Roma venga formato un governo.
Inoltre Musumeci e l’assessore Armao hanno inserito in entrata 600 milioni che in realtà non ci sono. Corrispondono a quanto spetterebbe alla Regione per il trasferimento delle accise sulle produzioni petrolifere, che per ora incassa lo Stato non rispettando a sua volta un accordo che destina questi soldi alla Sicilia.
In attesa di trovare nuove intese, i seicento milioni sono stati accantonati e non utilizzati per alcuna spesa.
"Parte la stagione delle riforme che speriamo sia condivisa da tutti i gruppi - ha commentato Musumeci -. La Sicilia ha bisogna di cambiare se ogni volta che si parla di riforme si scatenano le lobby, le organizzazioni di categoria e sociali perché tutto rimanga com'è allora significa che per alcuni questa Sicilia va bene. Ma allora perché siamo gli ultimi? "Bisogna avere il coraggio di cambiare e vogliamo farlo con il piano coinvolgimento del parlamento", ha aggiunto.
Sui punti della Finanziaria Musumeci commenta: "C'è stata grande attenzione nella Finanziaria ai disabili e al welfare in generale. Complessivamente sono previsti 365 milioni di euro per le fasce più deboli. Di questi, abbiamo previsto 271 milioni di euro per i disabili gravi e gravissimi, la quota maggiore per i disabili gravissimi, 32 milioni gli alunni disabili e 11 milioni per i disabili psichici".
"Sono previsti - ha proseguito - anche 14 milioni per le persone affette da autismo, 11 milioni per il 'Dopo di noi', 17 milioni per gli anziani disabili over 65, 5 milioni per i piani di cura individuali". "E ancora - ha concluso - 5 milioni per il reddito di inclusione, 200 mila euro per le donne vittime di atti di violenza, una somma che ha valore simbolico e morale. Infine, l'introduzione del quoziente familiare per le famiglie a basso reddito".
Musumeci ha annunciato lo stanziamento di 84 milioni di euro di fondi Irfis per le imprese: "Abbiamo tentato di restituire, e in parte ci siamo riusciti, l'Irfis (Finanziaria per lo sviluppo della Sicilia) alla sua naturale vocazione e funzione. Mancavano 53 milioni al patrimonio dell'Irfis".
Stanziati 340 milioni per i Comuni, altri 115 per gli altri enti locali. "Sono stai anche previsti premi per i piccoli Comuni che fanno differenziata sopra il 50% e 22 milioni per le ex Province. Mi sembra un buon risultato", ha aggiunto il presidente della Regione.
Fronte regionali: "Sono stati previsti 53 milioni per il rinnovo dei contratti dei dipendenti regionali. Adesso ci saranno le stabilizzazioni di alcuni precari di Regione e degli enti locali. Prevista anche la creazione di un fondo pensioni per le camere di commercio e criteri per accelerare l'approvazione dei bilanci negli enti regionali". "Sul fronte dell'agricoltura - ha aggiunto - abbiamo stanziato 10 milioni per le aziende colpite dalla recenti calamità naturali. Vogliamo dare anche un'ultima chance al risanamento dell'istituto Vite e olio. O si adegua a criteri di efficienza o la sua sorte è segnata. Poi ci sono anche 6,9 milioni di euro per il rinnovo dei lavoratori forestali".
Manutenzione scuole: "In Finanziaria c'è uno stanziamento per la manutenzione degli edifici scolastici e abbattimento delle barriere architettoniche, interventi anche per eliminare residui di amianto. E' una delle nostre priorità". "Stanziati anche 11 milioni - ha aggiunto - per gli Ersu, che comunque dovranno essere riformati, ed è previsto il sostegno alle scuole paritarie per il diritto alla scelta delle famiglie tra statali e private. Altri 6,5 milioni arriveranno per gli interventi in materia di obbligo scolastico".
Prevista la valorizzazione di immobili appartenuti al demanio marittimo. "Abbiamo costituito l'Autorità di bacino, struttura interdipartimentale preposta al governo e alla tutela del territorio. E' stata istituita con 20 anni di ritardo, meglio tardi che mai". "Possiamo - ha spiegato - affidarli anche ai privati che ne facciano richiesta con contratto fino a 50 anni. C'è anche la convenzione con le capitanerie di porto per la valorizzazione del demanio marittimo. Previsto il potenziamento dell'Arpa, ente fondamentale per la cura del territorio, e la pianificazione dei parchi eolici".
Sui beni culturali: "Sono previsti 90 milioni per nuovi parcheggi e 24 milioni per il recupero dei centri storici minori, 750 mila euro per l'edilizia residenziale convenzionata. Ci sono anche 10 milioni per i siti Unesco - ha aggiunto - un milione per le dimore storiche, 1,5 milioni per l'istituzione di scuole per gli antichi mestieri, 40 milioni per i teatri, 7,5 milioni per il fondo unico dello spettacolo". Previsti anche 6 milioni per comarketing aeroporti Comiso e Trapani. "Scali fondamentali - ha detto Musumeci - per lo sviluppo del territorio".
Adesso, spazio al collegato. "Già il prossimo 9 maggio il mini strumento contabile dovrebbe arrivare in aula, anche lì sono previste due o tre iniziative significative da parte del governo. Nel collegato è prevista la trasformazione di dieci Iacp in Agenzia regionale della casa. Sarà costituto anche un polo per finanziamento alle imprese. Prevista la soppressione dell'Esa e l'accorpamento dell'Istituto zootecnico e dell'incremento ippico".
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