Governo del presidente, governo di scopo, di minoranza e perfino balneare: naufragata l’ipotesi di un governo M5S-Pd, le forze politiche tornano a fare i conti con le diverse formule per mettere insieme un Esecutivo. Ovviamente resta sempre possibile che si torni alla casella iniziale, quella di un’intesa Lega-M5S. GOVERNO DEL PRESIDENTE O DI 'TREGUA' - Nasce in genere grazie a un ruolo significativo del Capo dello Stato e poi incassa il voto di fiducia in Parlamento. Può avere però diverse declinazioni: Matteo Renzi lo ha evocato immaginando una Legislatura costituente che approvi una legge elettorale e una riforma costituzionale e che duri al massimo due anni. Quello che alcuni preferiscono però definire un Governo di 'tregua' potrebbe essere guidato da una personalità fuori dalla politica con l’obiettivo di varare una Finanziaria. GOVERNO DI SCOPO - Può essere considerato una variante di quello del presidente da cui in genere differisce per il mandato limitato nel tempo e per il perimetro delle decisioni da prendere. Generalmente nasce per cambiare la legge elettorale. GOVERNO DI MINORANZA - Si chiama così l’Esecutivo che entra in carica pur non avendo la maggioranza dei seggi e cerca, di volta in volta, i propri voti in Parlamento su ogni singolo provvedimento. Berlusconi ne ha proposto uno targato centrodestra. GOVERNO TUTTI DENTRO - Si tratta di un governo 'di responsabilità nazionale' e che presuppone un larghissimo sostegno, al momento assai difficile. GOVERNO 'BALNEARE', VISTA ELEZIONI - Qualora si fissassero nuove elezioni all’inizio di autunno, potrebbe rispuntare dal passato un Esecutivo 'estivo', che potrebbe anche essere bocciato dalle Camere, e che avrebbe il compito di gestire una campagna elettorale sotto gli ombrelloni.