ROMA. Il voto in Molise, che sembra in parte rispecchia i risultati delle Politiche, potrebbe dare un'accelerazione alla formazione del nuovo governo. Luigi Di Maio, intanto, si prepara al mandato esplorativo che il presidente Sergio Mattarella potrebbe conferire al presidente della Camera Roberto Fico. Un mandato allargato per verificare tutte le intese possibili, con gli altri partiti che potrebbero chiedere a Fico la rinuncia di Di Maio a Palazzo Chigi, ipotesi che nel M5S vedono come il peggiore degli incubi. Di Maio, tuttavia, sembra sicuro del fatto che la gestione delle consultazioni da parte del suo collega, storico punto di riferimento degli ortodossi, non nasconda trappole sul punto della premiership. "I rapporti tra Fico e Di Maio sono ottimi", viene sottolineato dalle fonti del Movimento. L'esplorazione di Fico dovrebbe essere più ampia di quella del presidente del Senato, includendo anche il Pd, che il MS5 continua a tenere in considerazione come possibile interlocutore. E l'impressione è che, di riflesso al Colle, i partiti, non interpreteranno questa seconda esplorazione come un semplice modo per prender tempo. Quando c'è un mandato non si può mai dare per certo il suo fallimento, si osserva dalla Lega professando "un'utile calma". Ma la rottura con Berlusconi, al momento, è lontana, anche se Salvini ieri sera ha commentato. "Datemi ancora qualche giorno, preferisco attendere ancora un poco piuttosto che sbagliare e dover poi chiedere scusa per anni". Per Salvini fondamentale è che il futuro governo si occupi di "lavoro lavoro lavoro" e "cancelli la legge Fornero e applichi la flat tax di cui oggi tutti stanno cominciando a parlare?". "Sono contento perché non vedo l'ora di fare ma c'è un programma, un voto da rispettare, anche io ritengo che con i 5Stelle si possa lavorare bene, però patti chiari e amicizia lunga". IL QUIRINALE. Di certo Sergio Mattarella ha perso la pazienza: Lega e Cinque stelle escano dalle ambiguità e rispondano a quello che chiedono gli italiani, cioè definiscano il perimetro della maggioranza e chi è il candidato premier. Il presidente della Repubblica considera la misura colma e il tempo quasi scaduto. Per cui oggi potrebbe costringere i protagonisti di questa fase, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, a chiudere un traccheggiamento inaccettabile con una mossa a sorpresa. Il Quirinale continua quindi ad attendere "un'assunzione di responsabilità" da parte di chi si proclama vincitore delle elezioni. Ma sembra proprio non voler consentire ulteriori tatticismi e meline per arrivare al voto in Friuli Venezia Giulia del 29 aprile. Proprio per questo motivo, a quasi due mesi dalle elezioni, si considera logico e responsabile l'apertura di un serio tavolo di incontri, "in trasparenza e alla luce del sole". Una chiarificazione definitiva che il Colle imporrà a Salvini e Di Maio probabilmente già oggi. Decade quindi l'ipotesi di affidare a Roberto Fico un incarico per esplorare solo una eventuale intesa M5s-Pd. Sembra che il presidente voglia accertare una volta per tutte, in modo che sia chiaro anche agli italiani, se esiste una possibilità Lega-M5s. Per percorrere questa strada il tempo si è esaurito. Ecco qual'è l'atmosfera nella quale Sergio Mattarella sta maturando le sue scelte, cercando di dare senso alle cose, tenendo presenti i tempi che si accorciano e le difficoltà complessive anche degli scenari che vanno oltre la sintonia Salvini-Di Maio. Sintonia che il presidente ha compreso e assecondato. Una comprensione che forse è stata fraintesa come permesso di trattativa a oltranza.