PALERMO. Manca il testo della manovra con le tabelle perché gli uffici non hanno fatto in tempo ad assembleare tutti i documenti così il presidente dell'Ars, Gianfranco Miccichè, ha aperto la seduta, a mezzogiorno in punto, e l'ha rinviata alle 20. "Gli uffici - dice Miccichè - ci hanno assicurato che la manovra sarà consegnata alle 18. Se arriva alle 20 la incardiniamo, altrimenti se ne parlerà domani ma spero non accada perché i tempi sono stretti". Il rinvio della seduta dell'Ars alle 20 fa saltare il timing definito dalla conferenza dei capigruppo la scorsa settimana. Se la manovra sarà incardinata questa sera, i deputati avranno 24 ore di tempo, come prevede il regolamento, per presentare gli emendamenti; quindi, l'esame della manovra in aula potrebbe cominciare giovedì prossimo, con un ritardo di un giorno, a meno che l'Assemblea non deciderà di lavorare il 25 aprile, a differenza di quanto era stato stabilito in capigruppo. Insomma, i tempi sono davvero strettissimi. L'esercizio provvisorio scade il 30 aprile. Il presidente della commissione Bilancio dell'Ars, Riccardo Savona non crede ci possano essere problemi di copertura della manovra. "Comunque - spiega - ho fatto inserire una norma che riequilibra i conti se ci dovesse essere qualche disallineamento". Sui tempi per l'esame in aula dei documenti, Savona aggiunge: "Non ci sono ancora le carte, aspettiamo che gli uffici le assemblino". Il presidente esclude l'ipotesi che l'aula possa riunirsi il 25 aprile: "Stasera incardiniamo la manovra, si darà il termine per gli emendamenti, quindi l'esame comincerà giovedì 26 aprile".