ROMA. «Salvini finora si è comportato con correttezza nei nostri confronti. Credo che l’accusa di distruggere fosse obbiettivamente rivolta ad altri, non a noi. D’altronde il leader della Lega rappresenta una coalizione del 37%, non vedo che interesse avrebbe a rinunciare a questo per fare il partner di minoranza dei 5 Stelle. Sono certissimo, anche dai contatti avuti in queste ore, che continuerà a parlare e ad operare in nome dell’intero centrodestra». È quanto assicura in una intervista al Corriere della Sera, il leader di Fi, Silvio Berlusconi che aggiunge di non vedere «il pericolo" di un accordo imminente tra M5s e Lega. «Non stiamo cercando - fa sapere Berlusconi - un’interlocuzione politica col Pd, né ci sono segnali da parte loro». Tornare a votare, «se non si trova nessuna soluzione - osserva -, mi sembra inevitabile. Però sarebbe un peccato». «Un governo che escluda le elezioni, fra Pd e 5 Stelle - dice anche sull'ipotesi di un esecutivo guidato da Fico -, sarebbe un ennesimo tradimento della volontà degli elettori. Finirebbe malissimo in tempi molto brevi». «Oggi - avverte Berlusconi - sembrano dimenticati, ma quasi 5 milioni di italiani sono sotto la soglia di povertà, 3 milioni di ragazzi hanno rinunciato persino a cercare un lavoro, 600.000 clandestini sono in giro nelle nostre città, sono tutte questioni drammatiche che non aspettano le manovre tattiche dei partiti. Di fronte a questa nostra forte dimostrazione di responsabilità, abbiamo ricevuto veti e insulti che sono inaccettabili. Questa è una clamorosa dimostrazione di immaturità politica, di arroganza e di sete di potere dei 5 Stelle, hanno dimostrato in modo inconfutabile che non sarebbe ipotizzabile governare con loro». Il leader di Fi commenta quindi la sentenza di Palermo sulla trattativa Stato-mafia: «La sentenza di Palermo nella sua assurdità dovrebbe scuotere la sensibilità e la coscienza degli italiani. I miei governi hanno inferto colpi decisivi alla mafia».