
PALERMO. All'Ars rispuntano le "colf". O almeno con questa qualifica sarebbero stati assunti alcuni "portaborse" di almeno una ventina di deputati regionali. Una scelta, quella di inquadrare i propri portaborse come collaboratori domestici che era già stata fatta 4 anni fa e che suscitò diverso clamore. E che adesso si ripresenta.
Secondo i sindacati dei servizi, però, questa qualifica non può essere applicati per chi svolge mansioni amministrative. Un’escamotage usato dai parlamentari per pagare meno oneri previdenziali che non è sfuggito alla Corte dei conti che ha già ascoltato in adunanza pubblica i capigruppo dell’Ars senza però entrare nel merito della tipologia contrattuale applicata ai 162 collaboratori, tra cui i cosiddetti «D6» assunti dai deputati grazie a una norma, contenuta nella legge di recepimento del decreto Monti sulla spending review approvata quattro anni fa, scattata all’inizio di quest’anno.
Per i «portaborse» ogni deputato ha disposizione un budget di 58.800 euro all’anno; l’applicazione della norma da parte dei parlamentari, che avrebbero disatteso un decreto della presidenza dell’Ars che fissava alcuni criteri (ma i capigruppo dicono di non esserne mai venuti a conoscenza) e poi l'intervento dei giudici contabili hanno creato il «caso», che ora la Presidenza dell’Ars sta affrontando per cercare di mettere un po' d’ordine assieme agli uffici amministrativi.
L'ipotesi è un emendamento, in fase di scrittura, alla legge di stabilità che il Parlamento deve approvare entro il 30 aprile. Come stortura del sistema, il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, cita il M5s: «Ci sono gruppi parlamentari che hanno utilizzato i 58 mila euro derivanti dalla 'legge Monti' per stipulare contratti semestrali, vedi Cinquestelle. Che senso ha un contratto con scadenza così breve? Neanche il tempo di prendere confidenza con l’ambiente lavorativo e sei già fuori. Sarebbe facile, come fanno i grillini, insinuare dubbi e seminare zizzanie, ricorrendo, come fanno loro, alla demagogia. Ma non scendiamo su questo piano».
14 Commenti
;woodpecker
14/04/2018 20:37
nessuno ha pensato all' igienista dentale ? come si fa a rinunciare ai piaceri della vita !
Peppi’s
14/04/2018 23:42
Che schifo ??? Ancora lo teniema li ???
Vincenzo 1
15/04/2018 02:16
Questa Regione Siciliana puo' fare di tutto qualsiasi legge e la Corte dei Conti non può fare nulla.
Nerone
15/04/2018 08:27
Vergognatevi, andate tutti a casa e chiudete questa ars, serve solo a mangiare soldi. Prima di entrare sono tutti timidi e risparmiatori, una volta dentro sono tutti uguali. Senza russura n'ta facci. Andate tutti via e portatevi i portaborse.
Giuseppe 18
15/04/2018 08:31
I ragazzi che sono andati via e che sono stati integrati nelle aziende del nord .... Tutti assieme non ne valete uno.
Gabriele
15/04/2018 08:39
La vergoga infinita continua....e con Micciche'non potrà che andare sempre peggio, lo sappiamo tutti.
Tio Pepe
15/04/2018 09:54
Fate solo Pena!
Indignato
15/04/2018 10:30
Io odio i politici e il PORTABORSE
Nicolo'
15/04/2018 12:37
La Regione Sicilia deve essere commissariata come succede nei comuni devono andare tutti a casa. La Corte dei conti li bacchetta ma puoi tutto si risolve in una bolla di sapone vergogna!!
Michelangelo
15/04/2018 12:58
Ma Miccichè chi lo ha votato? I veneti?
Marco
15/04/2018 15:05
Correte correte a votare, eravate tutti contenti, quante belle promesse vi hanno fatto.
Rosario
15/04/2018 15:53
Sono i primi ad aggirare le leggi. Fatta la legge nasce l'inganno, poi se le leggi se le fanno loro ancora meglio.
Vincenzo 1
15/04/2018 17:32
Finira' a tarallucci, vino e cannoli che pagheremo tutti, loro quando mancano i soldi li trovano subito. Ogni mese sono costretto a subire una trattenuta di circa 40 euro.
Angelo
15/04/2018 19:08
Oh, per favore! Non voglio sentire lamenti e invettive! Li abbiamo eletti noi? E allora zitti e pedalare!