ROMA. La crisi siriana «porta un’accelerazione sulla formazione del nuovo governo». Lo dice Matteo Salvini in una diretta Facebook. «C'è una vita reale che dice 'fate in fretta'. Basta, io sono ai limiti della pazienza, o si va avanti e si lavora o tanto vale tornare dagli italiani con un voto chiaro a dire 'facciam da soli'. Basta dire: 'se ci sono io, non c'è lui'».
«Faccio un appello: smettetela con gli insulti a vicenda, con le ripicche, i veti, i bisticci, le polemiche. Così non se ne esce. Se ciascuno fa un passo a lato, si costruisce, si lavora». Aggiunge Salvini. «Io sono pronto a guidare questo Paese, sarebbe per me un onore, darei tutto per portare questo Paese a essere quello che merita, a dare un futuro ai nostri figli in Italia e non all’estero. Sono pronto, sperando che gli altri esercitino lo stesso buonsenso e spirito costruttivo», aggiunge.
«Fino a che qualcuno, come il mio alleato Berlusconi o Di Battista, usa l’insulto, fino a che continuano i capricci i veti e i protagonisti non se ne esce. Il centrodestra ha il dovere di governare e ascoltare e coinvolgere i secondi arrivati che sono i Cinque stelle - Aggiunge il leader della Lega - Non ritengo che ci siano eletti o elettori pericolosi: quando qualcuno parla di un voto sbagliato è irriconoscente verso la democrazia, chi prende i voti è legittimato. Qualcuno, come Pd e Forza Italia, sogna i governoni con tutti, alla Monti, Pd, Forza Italia. Gli italiani hanno chiesto qualcosa di diverso. Mi rifiuto di pensare - ribadisce - a un governo che coinvolga il Pd, che in questi anni ha fatto il contrario di quello che voglio fare io ed è stato bocciato dagli italiani».
«Se ci sono evoluzioni sulla situazione politica? Speriamo, noi continuiamo a lavorarci ed abbiamo fatto ogni sforzo possibile per dare un governo al Paese, anche perché la crisi internazionale impone di non perdere tempo. Però se vogliamo rispettare il volere degli italiani, espresso il 4 marzo, l’incarico non può non spettare al centrodestra. Vogliamo avviare un confronto in particolare con il M5S per capire se ci sono i margini per trovare un’ intesa. La dead line ce la dà il Presidente della Repubblica, vediamo cosa deciderà di fare ma mi pare che le sue scelte siano imminenti. Ci muoveremo secondo quel tracciato». Così Giorgia Meloni a margine della Gran Premio di Formula E a Roma.
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