ROMA. Mentre il confronto a distanza tra M5s e Lega continua, il presidente della Repubblica si appresta ad aprire le consultazioni per la formazione del nuovo governo. Un primo giro che potrebbe non essere sufficiente e che arriva a un mese esatto dalle elezioni. M5s conferma la sua apertura a Lega e Pd ma ribadisce il suo no a qualunque alleanza con Forza Italia, come partito che bloccherebbe ogni tentativo di riforma del sistema. Il governo, inoltre, dovrebbe essere guidato da Luigi Di Maio. Sarebbe questa la posizione del movimento alle consultazioni che il candidato premier spiegherà nelle prossime ore, a iniziare dalla sua apparizione a Di Martedì. Il Partito democratico si affretta a rispondere: "Il Pd, coerentemente con le decisioni assunte in direzione, dirà al presidente Mattarella che non siamo disponibili ad alcun governo che abbia Di Maio o Salvini come premier. La proposta del leader 5 stelle è ovviamente irricevibile". Lo dichiara il capogruppo del Pd a Palazzo Madama, Andrea Marcucci. Sul fronte Lega, giornata in famiglia e fisicamente lontana dalla politica, per il leader, Matteo Salvini, prima di ritornare a Roma per le consultazioni del presidente della Repubblica. A quanto si è appreso, Salvini sta trascorrendo queste ore a Milano, per stare con il figlio Federico che compie gli anni, come lui stesso aveva spiegato nei giorni scorsi. Giovedì, invece, il leader della Lega è atteso al Quirinale. LE CONSULTAZIONI. Si parte alle 10,30, con il presidente del Senato, Elisabetta Casellati e si chiude giovedì 5, alle 16,30 con la delegazione dei Cinque Stelle. Nel giro di quarantotto ore Sergio Mattarella riceverà al Quirinale tutte le delegazioni dei partiti presenti in Parlamento per ascoltare le loro proposte sul come sciogliere il rebus della formazione di una maggioranza in grado di sostenere un esecutivo. Quindi, sulla base dell'esito dei confronti, assumerà le sue decisioni: o affidando un incarico, pieno o esplorativo, o avviando un secondo giro di consultazioni, o prendendosi una pausa durante la quale avviare ulteriori contatti informali. Sergio Mattarella inizierà quindi i suoi colloqui nel suo studio "alla Vetrata", ricevendo separatamente i presidenti delle due camere. Dopo i presidenti delle due Camere, alle 12,30, Sergio Mattarella riceverà l'unico presidente emerito in vita, Giorgio Napolitano. Nel pomeriggio si comincia con le consultazioni dei gruppi: il primo a varcare il portone del Palazzo dei Papi, alle 16, sarà la delegazione del gruppo "Per le Autonomie (SVP-PATT, UV)" del Senato, presieduta dalla senatrice di Merano, Juliane Unterbergher (Svp). Poco più tardi, alle 16,45 gli esponenti del Gruppo Misto di Palazzo Madama, presieduto da Loredana De Petris (Liberi e Uguali). Alle 17,30, sarà la volta del Gruppo Misto della Camera, il cui presidente è un altro esponente di LeU, Federico Fornaro. Un'ora dopo, alle 18,30, come ultimo appuntamento del giorno, saliranno al colle i presidenti dei gruppi Camera e Senato di Fratelli d'Italia, Fabio Rampelli e Stefano Bertacco, assieme alla leader Giorgia Meloni. All'indomani, si ricomincia alle 10, con la delegazione del Pd, composta dai due capigruppo, Andrea Marcucci e Graziano Delrio, quindi il segretario e il presidente del Partito, Maurizio Martina e Matteo Orfini. Alle 11,00 tocca a Forza Italia: assieme ai capigruppo Anna Maria Bernini e Mariastella Gelmini, sarà al Colle anche il Presidente del partito, Silvio Berlusconi. A mezzogiorno toccherà ai presidenti dei gruppi della Lega, Giancarlo Giorgetti e Gian Marco Centinaio, assieme al segretario federale, Matteo Salvini. L'ultimo appuntamento della giornata e dell'intero giro delle consultazioni è alle 16,30, con i Cinque Stelle: anche stavolta a colloquio con Mattarella i due capigruppo, Danilo Toninelli, Giulia Grillo e il capo politico Luigi Di Maio. Le consultazioni al Colle potranno essere seguite in streaming.