PALERMO. Lo aveva già annunciato in campagna elettorale, adesso lo chiede ufficialmente con una lettera inviata al presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè: “Aboliamo il voto segreto all’Assemblea regionale siciliana. E’ una questione di etica, di trasparenza e di rispetto verso gli elettori”.
Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, sa di dover ora fare i conti con i voti del parlamento. “Il voto segreto - scrive il governatore - si è via via trasformato nella principale arma dei “franchi tiratori”, ovverosia dei parlamentari che tradiscono un impegno assunto apertamente e altrettanto apertamente dichiarato”.
Il governo Musumeci dovrà ora scontrarsi con il voto dell'aula su bilancio e legge di stabilità. E a fine mese, tra l'altro, scade l'esercizio provvisorio. Nei giorni scorsi il vice presidente della commissione Bilancio dell'Ars, Baldo Gucciardi (Pd) aveva lanciato l'allarme.
"Il governo decida immediatamente - aggiunge Gucciardi -. Se è nelle condizioni di presentare i documenti finanziari lo faccia prima possibile, altrimenti agisca di conseguenza se intende procedere a una proroga del provvisorio. Certamente questa situazione di stallo è grave. Siamo in ritardo enorme su tutto, il governo deve fare presto per affrontare i problemi in ballo".
Nel frattempo Musumeci chiede a Miccichè di "valutare la necessità di avviare il procedimento parlamentare - a mio avviso non più procrastinabile - finalizzato alla modifica del Regolamento interno dell’Assemblea Regionale Siciliana, nella parte in cui prevede ancora il ricorso al voto segreto, limitandolo a casi ove siano da decidere soggettivi diritti personali”.
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