Venerdì 22 Novembre 2024

Renzi: "Mai con Lega e M5s, sono estremisti. Io non lascio il Pd"

Matteo Renzi

ROMA. «Il mio ciclo alla guida del Pd si è chiuso. Sono stati 4 anni difficili ma belli. Abbiamo fatto uscire l’Italia dalla crisi. Quando finirà la campagna di odio tanti riconosceranno i risultati. Ma la sconfitta impone di voltare pagina. Tocca ad altri. Io darò una mano: noi non siamo quelli non che scendono dal carro, semplicemente perché il carro lo hanno sempre spinto. Continuerò a farlo con il sorriso: non ho rimpianti, non ho rancori». Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera il segretario dimissionario del Pd, Matteo Renzi, che sulla composizione del nuovo governo avverte: «Non esiste governo guidato dai 5 Stelle che possa ottenere il via libera del Pd». Per Renzi «non è un problema di odio che i grillini hanno seminato. E non è solo un problema di matematica, visto che i numeri non ci sono o sarebbero risicatissimi. I grillini sono un’esperienza politica radicalmente diversa da noi. Lo sono sui valori, sulla democrazia interna, sui vaccini, sull'Europa, sul concetto di lavoro e assistenzialismo, di giustizia e giustizialismo. Abbiamo detto che non avremmo mai fatto il governo con gli estremisti, e per noi sono estremisti sia i 5 Stelle che la Lega. L’unico modo che hanno per fare un governo è mettersi insieme, se vogliono». «Hanno il diritto e forse il dovere di provarci - sottolinea Renzi - I sovranisti hanno lo stesso programma su vaccini, Europa, immigrazione, burocrazia, tasse. Facciano il loro governo, se ci riescono. Altrimenti dichiarino il loro fallimento. Noi non faremo da stampella a nessuno e staremo dove ci hanno messo i cittadini: all’opposizione». Renzi chiude anche all’ipotesi di un governo di unità nazionale: «Noi purtroppo - dice - siamo il quarto gruppo parlamentare, non più il primo: gli appelli alla responsabilità sono sempre utili, ma si rivolgono soprattutto ai gruppi più grandi». Renzi assicura quindi che non fonderà un nuovo partito: «Ho visto piaggeria e viltà ma non lascio il Pd».

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