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Salvini: "Io premier? Non mi scanso"
"Sì alla sinistra che guarda alla Lega"

MILANO. «C'è un parlamento, c'è un candidato premier, il sottoscritto, e c'è un programma che porterà l'Italia fuori dalle sabbie mobili. Chi vuole sostenere questo programma lo accettiamo. Ma non faremo accordi partitici». Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, rispondendo ai giornalisti a Milano. «Se verremo chiamati, siamo pronti», ha aggiunto.

«Chi ha idee che ci permettono di realizzare il nostro programma sarà ascoltato», ha spiegato Salvini. «Penso - ha concluso - che gli accordi fra partiti nel segreto delle chiuse stanze non sia quello che gli italiani vogliono. C'è una coalizione che ha vinto, che è quella del centrodestra, con la Lega che ha preso una quantità di voti incredibile. Siamo pronti per governare».

Poi ha sottolineato: «Sono contento della compattezza del centrodestra, andremo insieme al Quirinale. Siamo la prima coalizione e siamo la speranza per gli italiani».

«Non entro nelle prerogative del capo dello Stato, che è uomo in grado di rispettare la volontà elettorale e chi ha capacità di governare e chi no». Ha poi affermato chi gli chiedeva se il presidente della Repubblica debba chiamare il leader primo partito o della prima colazione per conferire l’incarico di governo. «L'Europa deve avere paura di un governo a guida Lega? No, semmai gli italiani hanno avuto paura dell’Europa negli anni passati, noi andremo in Europa a cambiare regole che hanno impoverito gli italiani».

Infine su Renzi: «E' vittima della sua arroganza. Peccato, perché c'è una tradizione di sinistra che non vota o che guarda alla Lega e cercheremo di raccogliere queste forze».

Foto insieme fra Matteo Salvini, Roberto Maroni e Attilio Fontana, per festeggiare l’elezione del nuovo presidente della Lombardia. I tre dirigenti leghisti si sono presentati nella piazza interna a Palazzo Lombardia, sede della Giunta, per incontrare i giornalisti. «Con Maroni? Non abbiamo mai litigato alla faccia vostra», ha replicato Salvini
letteralmente assediato dalle telecamere. «Ho fatto una campagna elettorale in lungo e in largo per Salvini premier, ci hanno dato 12 milioni di voti come coalizione, 5 milioni alla Lega e poi mi dicono cosa fai, ti scansi? No». Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha risposto a chi gli chiedeva se sia ipotizzabile un suo passo indietro nel caso il centrodestra convergesse su un altro nome per l’incarico di governo.

 

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