ROMA. Operazioni di spoglio concluse. La conferma arriva dal Viminale in base al conteggio dei dati affluiti al ministero per le elezioni.
Risultano assegnati 607 seggi alla Camera e 308 al Senato.
OPERAZIONI CHIUSE - Formalmente i dati non sono completi al cento per cento perché alcuni verbali - come segnala lo stesso ministero - sono stati inviati direttamente dai presidenti dei seggi alle corti di appello che poi provvederanno alla proclamazione degli eletti. Per questo mancano ancora all'appello i risultati di una ventina di sezioni e una decina che riguarda collegi uninominali. Per quanto riguarda la circoscrizione estero, il sito del ministero segnala come conteggiate 1.764 comunicazioni alla Camera e 1.791 al Senato su un totale di 1.858. Ma questo non cambia il quadro complessivo, ormai chiaro.
SEGGI ASSEGNATI CAMERA - Sono intanto 607, come riporta il sito del Viminale, i seggi ripartiti alla Camera. M5S se vede assegnati 221: 133 col proporzionale, 88 con l'uninominale. Il centrodestra ne ha 260 in totale, di cui 109 attribuiti con l'uninominale mentre nella quota proporzionale, 73 seggi sono ascritti alla Lega, 59 a Forza Italia, 19 a Fratelli d'Italia. Al centrosinistra vanno 112 seggi, di cui 2 a Svp, il resto al Pd: 24 relativi ai collegi uninominali e 86 alla quota proporzionale). A Liberi Uguali vanno 14 seggi, tutti ripartiti col proporzionale.
SEGGI ASSEGNATI AL SENATO - Al Senato sono stati ripartiti 308 i seggi. Il centro destra se ne vede assegnati in totale 135, di cui 58 con l'uninominale mentre la quota proporzionale consegna 37 seggi alla Lega, 33 a Forza Italia, 7 a Fratelli d'Italia. A M5S vanno 112 seggi, di cui 44 assegnati con l'uninominale e 68 col proporzionale. Il centro sinistra totalizza 57 seggi: Spd ne prende uno, il Pd totalizza 56, di cui 13 all'uninominale e 43 al proporzionale. A Liberi e Uguali attribuiti 4 seggi.
LE REGOLE DEL GIOCO - Il Rosatellum bis è un sistema misto: 1/3 maggioritario, 2/3 proporzionale. Quindi 232 seggi alla Camera e 116 al Senato sono assegnati in collegi uninominali; 386 alla Camera e 193 Senato in collegi plurinominali col proporzionale. A queste cifre vanno aggiunti 12 seggi alla Camera e 6 al Senato per le circoscrizioni estero. Nel collegio uninominale vince il più votato e il risultato prevale su quelli ottenuti col listino proporzionale. Per i seggi da assegnare nei collegi plurinominali, invece, il riparto avviene (su base nazionale per la Camera e regionale per il Senato) con metodo proporzionale tra le coalizioni e le liste che abbiano superato le soglie di sbarramento; nel caso il candidato venga eletto in più collegi plurinominali, è proclamato nel collegio in cui la lista ha ottenuto la minore percentuale di voti validi rispetto al totale dei voti validi del collegio.
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