
PALERMO. Come prevedibile dopo il voto alcuni nodi venuti già al pettine prima delle elezioni divampano in polemica politica nel Pd che registra la debacle in Sicilia e in Forza Italia che perde voti se si guarda alle politiche del 2013 ma ha un avanzamento rispetto alle regionali del 5 novembre scorso.
Il Pd ha annunciato negli ultimi giorni di campagna elettorale l'entrata nel partito del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che ha candidato un suo fedelissimo, Fabio Giambrone, in lista al Senato, Dore Misuraca ex deputato regionale e nazionale, con un passato nelle fila di Alfano ma ancor prima nel Pdl e in Forza Italia e di Francesco Scarpinato consigliere comunale palermitano eletto con Alternativa popolare e che nel 2012 venne eletto nella lista di Centrodestra Amo Palermo che gode di una vasta platea elettorale.
Mosse di Davide Faraone che miravano a raccogliere i voti del serbatoio di quei politici che però non sembra abbiano avuto successo. I partigiani dem che hanno contestato la linea del segretario Matteo Renzi portata avanti da Faraone hanno convocato una conferenza stampa per domani nella sede del Pd. Una prima mossa per la resa dei conti nel partito.
Il deputato regionale Pd, Antonello Cracolici, con una lunga storia politica che parte dal Pci, dice: "In Sicilia più che altrove il Pd è apparso un autobus, in alcuni collegi c'erano candidati che non avevano nulla a che fare con la nostra storia. Molti dei nostri elettori non hanno votato o hanno votato per il Movimento 5 Stelle. L'errore politico più grande è stato fare perdere l'identità al Pd, imporre una mutazione genetica al partito: grande responsabilità l'hanno avuta il segretario nazionale Matteo Renzi e il suo proconsole in Sicilia Davide Faraone".
L'ex presidente della Regione Rosario Crocetta, grande escluso dalla competizione elettorale afferma: "Adesso il Pd dichiari subito la disponibilità a supportare, anche dall'esterno, un governo a guida M5S. Renzi voleva i voti a favore di un partito di sinistra, attraverso politiche di destra, candidando uomini di destra, impresentabili e cortigiani".
Aggiunge Rosario Arcoleo, presidente della commissione Affari Generali del Comune di Palermo: ''A Palermo l'effetto trascinamento del sindaco Leoluca Orlando non c'è stato: gli accordi di corrente fatti sulla pelle dei militanti hanno ucciso sul nascere ogni possibile spinta propulsiva''.
L'ex deputato regionale Pippo Digiacomo, con un forte seguito nel ragusano, annuncia la sospensione dai Dem e la candidatura a sindaco di Comiso con una lista civica. Sul fronte opposto il commissario regionale di Forza Italia Gianfranco Miccichè, parla di un risultato straordinario per il suo partito: "Non c'è alcun dubbio: l'esito del voto dipinge una Sicilia travolta da un'ondata di protesta ma, nella tempesta, Forza Italia ottiene un risultato straordinario. Sono i numeri a parlar chiaro: la Sicilia è la regione più azzurra d'Italia, col 21% dei consensi è qui che Forza Italia ottiene il suo miglior risultato. Siamo cresciuti di cinque punti percentuali, passando dal 16% delle recenti elezioni regionali, al 21%".
Il dato reale di Miccichè cozza però col risultato delle politiche del 2013: Forza Italia segna un arretramento mentre avanzano molto Fratelli d'Italia e Lega. Il deputato regionale Udc, ex Fi, Vincenzo Figuccia chiede a Miccichè di dimettersi perchè "la politica dei privilegi ha fallito. Dobbiamo ripartire dai temi della giustizia sociale e del contrasto alla povertà. Finito il tempo delle vacche grasse il popolo non è più disposto a tollerare le iniquità. Il centrodestra in Italia perde a causa della debacle ottenuta in Sicilia, dove i candidati poco autorevoli calati dall'alto non piacciono alla gente''.
Anche l'ex senatore Antonio D'Alì dice che "Fi in Sicilia ha bisogno di una nuova guida. Via questa classe dirigente arrogante e perdente, ego-riferente, fatta di quattro amici al bar. La Sicilia a guida Miccichè-Musumeci rovina la festa al centrodestra e a Berlusconi".
Il presidente della Regione, Nello Musumeci, invita ''ad alcune riflessioni e non basta, anche se fa piacere, evidenziare che il centrodestra sia la coalizione più votata in Italia, perché il risultato nelle regioni del Sud è il segnale di un malessere profondo che investe le popolazioni più toccate dalla crisi".
8 Commenti
Mario
06/03/2018 01:15
Ma che dici Miccichè. In Sicilia c'è stata abbuffata di 5 stelle. Non vi crede più nessuno. Oramai Berlusconi è scaduto ahahah
SERPICO
06/03/2018 05:57
VI PREGO DI MODIFICARE IVOSTRI ARTICOLI POICHE' TRATTASI DI EX P.D. E NON PD
222
06/03/2018 06:26
Miccichè aveva tirato un pochino quando ha fatto queste dichiarazioni ! Faraone vai finalmente a casa e stai SERENO.
noislam
06/03/2018 06:33
Ahahahah ahahahah ahahahah!!!!!!!
antonino
06/03/2018 09:05
Bisogna ricostruire in Sicilia la sinistra vera quella che fa gli interessi della gente e non dei singoli.per cui bisogna mettere alla guida del PD siciliano uomini preparati che hanno avuto una storia di sinistra nel passato e giovani che hanno a cuore la rinascita della Sicilia.Le aggregazioni con personaggi ormai decaduti non portano a niente anzi sono deleteri.I 5 stelle hanno raggiunto il massimo e non potranno mai avere in avvenire più di quanto ottenuto l'unica alternativa a essi è il PD rinnovato e rinforzato con uomini capaci e preparati improntati alla lealtà e trasparenza e propensi a mettersi al servizio dei cittadini.
Tino
06/03/2018 09:17
Avete perso le comunali a Roma, Torino, Venezia, Genova, Livorno; le regionali in Friuli, Liguria e Sicilia; ora le politiche; avete portato il PD dal 40% al 18%...non vi basta? On. Faraone, Le suggerisco un nuovo motto per il PD: "Non abbiamo (più) nulla da perdere..."!
Paolo
06/03/2018 12:38
Dopo il risultato delle elezioni politiche fatte in Italia, in cui vinse il movimento 5 stelle e il centro destra in cui l'esponente del partito e Salvini della LEGA, il PD se ne deve fare una ragione che Renzi in Italia fallì definitivamente. Il PD fu punito dagl'italiani, E inutile che l'oro cercano di convincere le persone a farsi compatire come se commisero errori futili. Renzi e tutto il PD sono i veri responsabili del malcontento da parte di tutti gl'italiani. E per questo motivo che Di Maio veramente un signore vince la maggioranza assoluta come primo partito senza il bisogno di altri. Il Movimento 5 Stelle saprà governare meglio il paese, alla faccia di Renzi.
guido guber
13/03/2018 13:28
Il presidente della Regione, Nello Musumeci, partecipa al dibattito politico interno alla sua coalizione, Ma per il resto non abbiamo notizie. Si era presentato con un corposo programma che non è ancora partito. Ricordo i due punti principali. Il primo intervento, con sviluppo immediato, era per bloccare la deriva economica e sociale e la tutela dei più poveri. Il secondo riguardava la riorganizzazione della macchina regionale, ma questa la consideriamo un riempitivo senza attendere esiti. Sul primo argomento ci saremmo aspettati azioni immediate e invece, dopo mesi non se ne è nemmeno parlato!