MILANO. "Un saluto ad Alfano, che per 12 anni da mio assistente ha tenuto al Milan, poi un giorno l'ho visto a una partita disperarsi per un gol subito dalla Juventus con il Benfica: ho fatto un'indagine ad Agrigento e ho saputo che lui è sempre stato uno juventino sfegatato dalla nascita. In politica bisogna anche far sapere che si è di un'altra opinione". Lo ha detto Silvio Berlusconi ironizzando sul suo ex delfino, parlando a una manifestazione di Forza Italia a Milano. "Un giorno - ha aggiunto parlando sempre del ministro degli Esteri - Reagan disse che la politica è la seconda attività dell'uomo. Beh ho pensato che è molto vicina alla prima.... bisogna stare attenti a fare politica con decoro". "Scrivono che io sono mafioso? - prosegue Berlusconi - Un’accusa di questo genere è un’infamia. Io sono al contrario una vittima della mafia, lo siamo stati io, i miei figli e le mie aziende", ha detto Silvio Berlusconi che dal palco di Milano ha sostenuto di essere falsamente accusato di aver "pagato la mafia" per motivi elettorali. «Ho sempre tifato Juve e l’ho sempre detto. E lo sanno tutti quelli che mi conoscono da sempre o mi hanno conosciuto in questi anni. Quanto a Berlusconi, credevo si fosse rifatto una vita senza di me. Evidentemente non ce l’ha fatta. Sennò non si spiega ciò che di completamente falso oltre che inutilmente livoroso ha detto su di me e la mia fede calcistica». Lo afferma il ministro degli Esteri Angelino Alfano replicando alle parole di Silvio Berlusconi. «Avrei mille cose da aggiungere, ma non lo farò avendo deciso di non partecipare alla campagna elettorale. A proposito di decoro, io continuerò a mantenere la riservatezza sui dieci anni di collaborazione. E sempre Forza Juve», conclude.