ROMA. "Non c'è bisogno di essere un esperto: è la memoria storica che conta. Gli Anni '70 sono stati anni brutti per la democrazia italiana, con gli anni di piombo, le brigate rosse e nere. Ma i metodi di oggi legati alla violenza sono gli stessi di allora: sostanzialmente fascisti, per non dire di peggio". Intervistato dalla Stampa, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan lancia l'allarme sugli scontri esplosi giovedì a Torino durante il corteo antifascista organizzato dai centri sociali contro CasaPound. "Sottovalutare queste situazioni - avverte - è pericoloso. Ci sono forze politiche come il Pd che sono in allerta ma altre considerano il fenomeno quasi un fatto da giustificare a causa della variabile nuova di oggi: l'immigrazione". Secondo Padoan "non è bizzarro" che si stia facendo la campagna elettorale su fascismo e antifascismo, "il fatto - spiega - è ci sono manifestazioni nuove di questo fenomeno. Oggi sono in molti che si dichiarano fascisti e nazisti". Padoan traccia anche un bilancio spiegando qual è il risultato di cui è più felice e quale considera una sconfitta: "Sono contento - dice - di aver contribuito a garantire la stabilità del Paese. Vorrei aver avuto maggior successo nella semplificazione dei procedimenti amministrativi". "Non so se sarà possibile un governo di coalizione - osserva poi - Se guardo i programmi non vedo punti comuni".