ROMA. "L'altra sera parlavo con un esponente della sinistra - non faccio nomi - e lui mi diceva proprio questo: sto temendo il ritorno degli Anni di piombo. Ai giovani incantati dall'idea della violenza dico che io li ho vissuti gli anni 70 e quella è la strada sbagliata. La via giusta è solo la politica", afferma il leader di Forza nuova, Roberto Fiore, in un'intervista al Corriere della Sera. Fiore è atteso a Palermo sabato 24 febbraio, dove terrà un comizio di cui non si conosce ancora la sede.
Intanto in città cresce la preoccupazione per il suo comizio di sabato. Si temono ulteriori tensioni dopo il pestaggio a Massimo Ursino, leader provinciale di Forza Nuova.
"Si scende in piazza per distribuire pacchi di viveri a chi ha bisogno, non per sparare", dice ancora Fiore nell'intervista al Corriere.
"Io mi prendo la responsabilità di aver alzato il livello di scontro politico, certo, ma era nostro diritto non restarcene zitti davanti a tante cose: la morte di Pamela e la mafia nigeriana a Macerata, la dittatura delle banche, Embraco, lo ius soli. Però non ho mai alzato le mani contro nessuno", dice Fiore. Su Luca Traini, "e io che c'entro? Non sono mica Hitler. Mai stato nazista. Fascista sì, invece. Quanto a Traini, non posso condonare il suo gesto".
In merito al blitz a La7, "avevamo i volti scoperti. I volti scoperti sono il primo antidoto alla violenza", commenta Fiore.
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