PALERMO.«La mia candidatura su Palermo non vuole essere una imposizione. Serve a potenziare quelli che sono i consensi eventuali che posso raccogliere. Non deve essere vista assolutamente come una prevaricazione», ha detto Pietro Grasso, leader di LeU, oggi a Palermo per incontrare alcuni dei prossimi candidati alle nazionali, tra cui Erasmo Palazzotto e Antonella Monastra.
Grasso sarà capolista nella Sicilia occidentale per il Senato. «Amo talmente la mia terra che pensare di poter fare qualcosa qui per me è un imperativo categorico», ha concluso.
«Purtroppo la scelta del collegio non è possibile in un quadro in cui bisogna tenere conto di una parte di parlamentari uscenti, una parte del territorio. Noi siamo una formazione nuova, da un punto di vista di gruppo politico che deve tener conto di tre gruppi politici che si sono uniti per questa competizione elettorale», ha detto Pietro Grasso, leader di LeU, a Palermo, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano del rifiuto di Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa, a cui era stata offerta la candidatura in Lombardia.
"Quindi abbiamo dovuto comporre un puzzle - ha aggiunto - che teneva conto di tutto questi elementi, però devo dire che il risultato alla fine è positivo: il 70% dei capilista sono del territorio, il 50% sono new entry rispetto alla politica. Nonostante le difficoltà che come vediamo hanno tutti i partiti, mi ritengo soddisfatto di quello che siamo riusciti a realizzare e aver fatto tutto per tempo è già un risultato perché, come vediamo, qualcuno non ha nemmeno chiuso le liste».
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