ROMA. Sulle alleanze "non c'è mai stata linearità di vedute. Nel Movimento ci sono due anime: una che segue la pancia della base, l'altra che pensa solo ad arrivare al governo. Sono due anime che non riescono a convergere". Per il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, intervistato da QN, "non è un caso che Grillo se ne stia andando. Del resto - osserva l'ex pentastellato - nel nuovo simbolo resta solo il blog delle stelle, neanche c'è più la parola Movimento".
Sulle Parlamentarie, "la linea è stata di epurare chi non era utile o allineato al progetto" per "creare un Movimento di 'yes men'", dice il sindaco. Quanto al ruolo di Luigi Di Maio, "dal 2014 è lui il punto di riferimento del M5S in Parlamento e, da allora, è lui che ha tentato in tutti i modi di accreditarsi con l'establishment. Nel 2010 - aggiunge - chi si fosse azzardato a proporre un capo politico sarebbe stato espulso all'istante".
Nel Movimento "nessuno può contestare. Se contesti, vieni oscurato. A un certo punto Parma è scomparsa dai radar", racconta. "Non veniva più citata neanche per i prodotti tipici. Una linea sovietica che è stata riproposta in Piemonte", con "la foto con Grillo da cui venne cancellata la consigliera dissidente".
Alle elezioni politiche "spero che vincano i 5 Stelle, così una volta per tutte emergeranno le loro incongruenze e si vedrà chiaramente la distanza fra tutto ciò che dicono o promettono e quello che davvero fanno". dichiara Pizzarotti. "Io sto aspettando i nomi in lista ma, visto l'andazzo, dubito che sceglierò loro".
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