PALERMO. “Stop alla maxi-infornata di collaboratori nei gruppi parlamentari dell’Ars”. È il diktat del presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, rispetto alla norma che consente ai gruppi di firmare contratti di collaborazione subordinata (D6) in aggiunta a quelli per i portaborse e il personale cosiddetto stabilizzato.
Norma contenuta nel decreto Monti che il Parlamento siciliano nel 2014, nella precedente legislatura, recepì senza valutare che i costi per il funzionamento della macchina amministrativa sarebbero aumentati, piuttosto che diminuire.
“L’Ufficio di presidenza – ha aggiunto Miccichè – fin da dalla prossima seduta sarà impegnato a studiare una norma per impedire la lievitazione dei collaboratori nei gruppi”.
In base alla legge attualmente in vigore, ogni deputato può contare su un budget di 58.400 euro all'anno, fondi gestiti dall'amministrazione che verranno girati ai gruppi parlamentari.
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