Giovedì 19 Dicembre 2024

Alfano: "Dopo 5 anni lasciamo un'Italia migliore, onorato di avere contribuito"

Angelino Alfano

ROMA. «L'Italia ha affrontato le tre grandi sfide di questo tempo della storia - crisi economica, crisi dei rifugiati e crisi di sicurezza -, che hanno fiaccato molti Paesi, e può dire di esserci riuscita. E questa governabilità non ci sarebbe stata senza di noi. Abbiamo pagato un conto altissimo per la nostra scelta di responsabilità, ma la rivendichiamo perché l’Italia di oggi è migliore di quella del 2013». Lo scrive il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, in una lettera al Corriere della Sera in cui ricorda le ragioni per le quali nel 2013 decise di mandare avanti la legislatura ed evidenzia i risultati ottenuti. «Tanti gli obiettivi centrati: dalle riforme liberali in materia di mercato del Lavoro (dall’art. 18 al Jobs act) e di Giustizia (custodia cautelare in carcere, intercettazioni, responsabilità civile dei magistrati), fino al rafforzamento del ceto medio - con politiche fiscali di detassazione e sostegno salariale (80 euro) - e delle imprese, con incentivi che hanno aumentato di un milione il numero degli occupati. Il Paese è tornato così sul binario della crescita», scrive Alfano, che elenca quanto fatto da titolare prima del Viminale e poi della Farnesina. «Al termine di questi cinque anni, l’Italia non è il Paradiso Terrestre, ma è un Paese migliore. Sono onorato di avere dato il mio contributo. Nella prossima legislatura non ci sarò. Per scelta. Continuerò però - conclude Alfano - a tifare Italia e a dare una mano da cittadino che interrompe il servizio pubblico, ma che continua ad amare profondamente questo straordinario Paese».

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