ROMA. Il conto alla rovescia verso le elezioni è ufficialmente partito: Sergio Mattarella ha sciolto le Camere. Il presidente della Repubblica, dopo aver sentito i presidenti dei due rami del Parlamento, ai sensi dell'articolo 88 della Costituzione, ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che è stato controfirmato dal presidente del Consiglio Gentiloni. Subito dopo, comunica il Quirinale in una nota, il segretario generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti, si è recato da Pietro Grasso e Laura Boldrini per comunicare il provvedimento. Nel pomeriggio il Capo dello Stato aveva visto informalmente il premier Gentiloni e separatamente, i presidenti delle Camere Grasso e Boldrini. In serata il consiglio dei ministri che darà il via libera ai decreti elettorali e ha indicato la data delle elezioni, che saranno il 4 marzo. Nel corso della conferenza stampa di fine anno Gentiloni ha commentato: "La verità è che l'Italia si è rimessa in moto dopo la più grave crisi del dopoguerra. Il governo non tira remi in barca, governerà. Ora ci affidiamo a Mattarella, grazie per il ruolo garante". "Naturalmente - ha ancora spiegato - oltre a svolgere il mio ruolo fondamentale di presidente del Consiglio sia pure in un contesto di campagna elettorale e di camere sciolte, darò il mio contributo alla campagna elettorale del Pd".