
PALERMO. Ieri un solo voto ha separato Gianfranco Miccichè dall'elezione a presidente dell'Assemblea regionale siciliane. Due le fumate nere, nonostante il sostegno di Sicilia Futura che ha rotto il patto con il Pd. A pesare sono stati i franchi tiratori all'interno della maggioranza oltre all'assenza del deputato autonomista Pippo Gennuso assente per un grave lutto.
L'Ars oggi è tornata a riunirsi. Ma è subito esploso il caos in aula. Il deputato dell'Udc, Giovanni Bulla, dopo avere votato ha mostrato la scheda a Gianfranco Miccichè prima di metterla nell'urna e a sala d'Ercole, dove è in corso la votazione, è esplosa la polemica.
Alcuni deputati del Pd che si sono accorti del gesto si sono subito avvicinati ai banchi del governo per protestare, chiedendo di considerare valido il voto e quindi annullare la scheda. Il presidente di turno, Alfio Papale, ha cercato di mantenere la calma in aula, dicendo che avrebbe rifatto votare il deputato. Ma il Pd ha continuato a protestare. A quel punto Papale ha sospeso la seduta, riunendo l'ufficio di presidenza per assumere una decisione sul caso.
Dopo la riunione, Papale ha letto in aula l'articolo 133 del regolamento parlamentare secondo cui quando si verifichino irregolarità il presidente può annullare la votazione e disporre che si ripeta. In aula le proteste del Pd non si sono placate. Papale ha sospeso la seduta per consentire la ristampa delle schede.
Anche oggi risulta assente Gennuso, colpito da una grave lutto in famiglia. Sono 35 dunque i voti, almeno sulla carta, sui quali può contare la maggioranza di centrodestra che prova a eleggere Gianfranco Miccichè alla presidenza dell'Ars. In questa terza votazione, dopo le due fumate nere di ieri, occorre la maggioranza assoluta dei deputati presenti in aula. Se anche in questo caso non dovesse essere raggiunto il quorum ci sarà una quarta votazione in cui sarà eletto chi prenderà più voti.
Il M5s avrebbe deciso di votare per Margherita La Rocca Ruvolo, deputata dell'Udc. Dovrebbero convergere su un nome interno, invece, i parlamentari del Pd, quello del deputato Nello Di Pasquale. Almeno sarebbe questa la linea per la terza votazione, poi i giochi dovrebbero cambiare se si dovesse arrivare al ballottaggio.
Su Edy Tamajo e Nicola D'Agostino, intanto, si stanno concentrando i malumori di un pezzo dei dem: mentre alla prima votazione i due avevano rispettato l'ordine di scuderia non rispondendo all'appello del voto segreto come hanno fatto gli 11 parlamentari del Pd, alla seconda chiama hanno regolarmente votato, rompendo il patto.
Prova a smorzare, il governatore Nello Musumeci: "Sono lieto per avere registrato la compattezza della maggioranza che in aula aveva 35 voti, spero - dice - che domani (oggi, ndr) venga eletto il presidente dell'Ars e poi l'intero ufficio di presidenza in modo che a breve possa fare le dichiarazioni programmatiche in aula e cominciare a lavorare a regime con il Parlamento".
18 Commenti
Sasa'
16/12/2017 08:44
Gia si scannano all interno della stessa maggioranza!!!! Prevedo 5 anni d inferno per la sicilia!!!
Giuseppe
16/12/2017 08:45
Ti pareva che Cardinale non passava subito dall'altra parte... tutti coerenti con i prorpri elettori...
Antonino Pipitò
16/12/2017 08:55
Non avete capito niente .............. No Lega .... No party.... capisci a me !!!
Emilio
16/12/2017 08:55
Nulla è cambiato...siamo alle solite..ed io e tanti altri eravamo convinti che con l'avvento della destra tutto sarebbe cambiato...Cu cangia a vecchia cca nova ciù tinta a trova...
Santana
16/12/2017 09:27
Con l'avvento dela destra tutto puo' cambiare. In peggio.
Gaspare Barraco
16/12/2017 08:56
I giovani possono continuare a partire dalla Sicilia e il resto sarà un vivacchiare. Questo è solo l'inizio. Con questa maggioranza cosi' risicata non si va lontano, meglio nuove elezioni.Ing.Gaspare Barraco.Marsala.
peppino31
16/12/2017 09:35
purtroppo è stato così, è così e continuerà ad essere così è inutile che diciamo che la Sicilia è la terra più bella del mondo......forse quando vieni per fare il turista, ma per viverci non è cosa, finchè ci saranno tutte queste persone che fanno tutt'altro che il bene della Sicilia la migliore cosa è andarsi a fare una vita altrove dove si può dare un futuro più dignitoso ai propri figli
mauro
16/12/2017 09:10
un nome nuovo e soprattutto trasparente per l'ARS: Miccichè.....cadono le braccia!
Luigino
16/12/2017 10:27
Quando si imbarcano voltagabbana (cosa che sta succedendo anche a livello nazionale), questi sono i risultasti. I sapientoni della politica, che pontificano un giorno si e l'altro pure, che hanno pronta la ricetta per vincere, sono serviti. Dopo 25 anni che si è in politica, non si è ancora capito che ci vuole COERENZA per essere credibili e per ottenere risultati.
Dario
16/12/2017 09:33
Micciche' vai a casa
Zoom
16/12/2017 10:13
Invece di andare avanti si torna indietro. Si ringraziano vivamente tutti quelli che l'hanno permesso!
ninni
16/12/2017 10:43
qlcn ha avuto un rigurgito di onestà. oppure si aspettava un pò di polverina. li avete votati ora ce li piangiamo
paolo 65
16/12/2017 11:29
Che regolamento strano , Mucciche' non ce la fa per un voto, allora si va a nuova votazione, dove se non viene eletto nessuno vince chi ha piu' voti cioe' micciche', perchè si fanno dette ulteriori votazioni?. Dovrebbe invece adottarsi il concetto di candidare altri deputati, considerato che i primi candidati non hanno avuto la maggiranza di gradimento.
tony carpato
16/12/2017 12:01
è guerra all'interno della stessa maggioranza. povera sicilia, siamo noi a farne le spese.
cmely
16/12/2017 12:25
Miccichè non lo vogliono nemmeno quelli del centrodestra e fanno bene, essendo personaggio controverso e anche lui amante della poltrona ...
giuseppe
16/12/2017 13:06
QUESTO NUOVO PAR;AMENTO SICILIANO E UNA GRANDE DELUSIONE PER IL POPOLO SICILIANO RIPETO QUESTI DICIAMO DEPUTATI SONO SOLO DEI PAGLIACCI CHE' PENSANO SOLO AI LORO INTERESSE E SE NE FREGANO DEI CITTADINI CHE' LE HANNO DATO IL VOTO
alessandro cudia
16/12/2017 13:12
Si sono accorti ora che ieri è stato commesso un errore procedurale nel computo della maggioranza nella seconda votazione. Il plenum degli aventi diritto al voto era 69 ( e non 70) , per cui la maggioranza era di 35 , proprio la quota raggiunta da Micciche' che avrebbe dovuto essere proclamato presidente. Infatti oggi si procederà alla terza votazione, ma solo dopo il giuramento del deputato ieri assente e che non ha potuto partecipare alle votazioni! Meno male che sarà eletto tra poco Presidente
Fily
16/12/2017 13:20
Per il bene dei cittadini non hanno mai fatto nulla...! Per i giovani onesti, emigrate se volete successo e gloria, qui non c'è nessun futuro e nessuna alternativa...!
Sasa'
16/12/2017 13:27
Vi rendete conto come ci prendono per il culo e litigano come i bambini? La sicilia, nel frattempo, muore di fame
Gaspare Barraco
16/12/2017 13:39
Per me la Sicilia si salva se si ritorna alle urne e i votanti saranno il 90%.Ing.Gaspare Barraco.Marsala.
Tano73
16/12/2017 13:46
Il solito spettacolo osceno, purtroppo non cambierá mai nulla. Sarebbe un bel segnale nominare una figura più presentabile di Miccichè, ma la spartizazione delle poltrone rende tutto incredibilmente immodificabile.