PALERMO. L'intesa non c'è ancora. Nel giorno della prima seduta all'Ars l'elezione di Gianfranco Miccichè a nuovo presidente appare in salita. Ieri colloqui per tutta la giornata, a caccia di accordi, ma c'è un altro intoppo per il coordinatore di Forza Italia: Pippo Gennuso, deputato degli Autonomisti, è stato colpito da un lutto e non sarà presente alla votazione. L'elezione di Miccichè dunque si complica. La maggioranza dispone di 36 deputati, dunque avrebbe un solo voto di vantaggio sulle opposizioni. due le votazioni previste per oggi: nella prima servirà una maggioranza di due terzi dell’Ars, (impossibile raggiungerla) mentre nella seconda basterebbe la maggioranza degli aventi diritto, cioè 36, ma il centrodestra avrà in aula 35 deputati. Dunque per chiudere i conti già oggi a Miccichè servirebbe un aiuto dalle opposizioni, altrimenti tutto slitterà a domani, quando alla terza votazione basterà la semplice maggioranza dei presenti. Secondo indiscrezioni Miccichè potrebbe avere un aiutino dal Pdr, che ha eletto due uomini non distanti dal centrodestra: Edy Tamajo e Nicola D’Agostino. Ma a complicare le intese ci sono le candidature per le altre postazioni di vertice: in particolare per le due vicepresidenze e per i tre ambitissimi posti di questore. Una delle due vicepresidenze tocca a M5s che ha i numeri per eleggere Giancarlo Cancelleri. La seconda è stata promessa all’autonomista Roberto Di Mauro. E questo è un altro ostacolo perchè quella poltrona è rivendicata nella maggioranza da Diventerà Bellissima. "Io voterò Gianfranco Miccichè, ieri mi ha chiamato e io rispetto i patti perché sono una persona corretta e non sono un franco tiratore. Poi per il resto si vedrà". Così il deputato regionale Cateno De Luca, a margine della seduta d'insediamento dell'Ars. Nel corso della prima seduta Nello Musumeci presenterà la giunta. "Poi aspetteremo il completamento degli uffici di presidenza per rendere all'aula le dichiarazioni programmatiche", ha detto il presidente della Regione.