PALERMO. Il colpo di grazia al bando che assegna 136 milioni per i corsi di formazione è arrivato. La Corte dei Conti non ha registrato i decreti di finanziamento emessi dal governo uscente. I magistrati contabili hanno mosso dei rilievi piuttosto pesanti rinviando formalmente la decisione definitiva a martedì prossimo quando il caso passerà all’esame delle Sezioni di controllo. Ma in assessorato si lavora già a un piano B che prevede il ritiro del cosiddetto Avviso 8 e l’avvio di una nuova procedura di finanziamento. Si ripartirebbe così da capo dopo due anni esatti di blocco dei corsi. L'assessore Roberto Lagalla assicura che sarà fatto di tutto "per tutelare il personale, salvare i corsi e coniugare l'esigenza di rapidità con la certezza del diritto".
Intanto la Uil alza la voce: "“Bisogna riqualificare il settore della Formazione professionale e tutelare i lavoratori da anni senza occupazione e stipendio” ha affermato Giuseppe Raimondi. Che propone due soluzioni al nuovo governo regionale: “Sottoscrivendo un accordo con il ministero del Lavoro, si potrebbero accompagnare subito all’Ape social anche quei lavoratori vicini al raggiungimento dei requisiti, oltre duemila. Il secondo intervento riguarda, invece, l’aggiornamento e la riconversione del personale - per eventuali altre filiere - attraverso il Feg (Fondo europeo di Adeguamento alla Globalizzazione) che offre un aiuto a chi ha perso il lavoro a causa di mutamenti strutturali del commercio”.
E Raimondi continua: “Il Fondo può aiutare quelle imprese con oltre 500 esuberi e di certo il settore della Formazione ne conta molti di più. Queste due misure insieme alle attività inserite nell’Avviso 8, che dovrebbero ripartire con assunzioni all’insegna dell’assoluta trasparenza, potrebbero dare una risposta concreta alle migliaia di famiglie che da troppo tempo vivono nella disperazione. Per questo chiediamo al neo assessore al ramo Lagalla un confronto immediato. Natale è alle porte, proviamo a ridare una prospettiva a questi lavoratori”.
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