PALERMO. Tra le aree con più case abusive c'è il litorale palermitano. Ma anche quelli messinesi e catanesi. La mappa degli abusi è stata ricostruita raffrontando le immagini aeree degli anni passati. Poi i dati sono stati inseriti in un fascicolo ampio e dettagliato che la Regione ora consegnerà alla magistratura. Il nuovo assessore al Territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro vuole accelerare: «Il 7 gennaio presenteremo il report e manderemo tutto alla Procura». C'è però anche l’apertura su una nuova norma: «Sono pronto a decidere pure con il Movimento 5 Stelle se ci sono casi da salvare e fare una nuova legge». Dall'assessore arriva poi una frenata su altre discariche: «Prima vengono la salute e l’ambiente, senza il nostro via libera di impatto ambientale non si faranno». E cita per esempio il caso di Agira: «Non può essere aperta per come è progettata». Nel piano dell'assessore c'è poi il contrasto al dissesto idrogeologico: dalle rilevazioni effettuate ci sono grandi patrimoni come Eraclea Minoa e Selinunte destinati a scomparire. «Ma – avverte l’assessore - non posso agire perché a gestire i fondi del Patto per la Sicilia resta, per assurdo, l'ex assessore Croce». In arrivo poi maggiori poteri all’Arpa per stroncare gli abusi: «È vicina un’intesa con le Procure per affiancare le forze dell’ordine in ogni sede dell’agenzia». E nel piano dell’assessore c'è pure una flotta aerea siciliana per fermare gli incendi estivi.