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Renzi conclude il tour sull'Isola: "Tanti soldi per la Sicilia ma i cantieri sono in ritardo"

Matteo Renzi da Oranfreezer

SCORDIA. «Il problema vero è che l'infrastrutturazione della Sicilia e ancora troppo indietro rispetto alle possibilità che dovrebbe avere questa terra. Noi abbiamo messo un sacco di soldi, tanti tanti tanti solo che i cittadini non li vedono ancora perché i cantieri sono in ritardo, siamo indietro con le procedure e la burocrazia è quello che è». Lo ha detto Matteo Renzi a margine di un incontro nella sede dell’Oranfreezer di Scordia, nel Catanese nell'ambito del suo tour per l'Italia che si è concluso in Sicilia.

«Tuttavia - ha aggiunto - io penso che la Sicilia abbia un futuro straordinario perché quello che dimostra questa azienda e non solo è che con forza di volontà e impegno i risultati arrivano. E credo che da questo punto di vista quando finalmente vedremo anche i risultati positivi delle infrastrutture e quando finalmente si vedranno i cantieri e non soltanto i soldi che abbiamo messo - ha concluso Renzi - allora a quel punto la Sicilia farà il salto definitivo».

«Stiamo finendo un percorso lungo 106 tappe, e il territorio della provincia di Catania offre ovviamente un sacco di opportunità dalla straordinaria bellezza paesaggistica e turistica alla cultura alle start up all’Etna Valley, ai quartieri della periferia dove abbiamo fatto molti investimenti - ha detto Renzi - Abbiamo scelto di essere in un luogo di esperienza siciliana - ha aggiunto - per sottolineare come da una realtà della provincia di Catania nasce un’azienda che va in tutto il mondo, che ha 43 milioni di fatturato, che ha qualche centinaio di dipendenti, che nel dare lavoro produce qualità. Abbiamo incontrato aziende che lavorano in tanti settori, start up, innovazione, Sicilia 4.0 e abbiamo visto molti luoghi, lotta alla mafia, scuole e sport e mi piace l’idea di chiudere questa tappa siciliana - ha chiosato - con delle arance e il nome della capacità di trasformare in produzione quella che è la più grande potenzialità che questa cosa ha che è l’agricoltura».

«Nell’idea di questo viaggio in Italia c'è un tema per ogni tappa. Ragusa è una tappa sportiva». Lo ha detto Renzi nella sua tappa a Ragusa nella sede del palazzetto dello sport per rendere omaggio alle atlete della Passalacqua che negli ultimi anni lottano per vincere lo scudetto nella serie A di basket femminile e per dare risalto all’impegno di Gianstefano Passalacqua da tempo impegnato nello sport e oggi delegato provinciale del Coni.

«Mi piaceva molto oggi parlare con queste ragazze di sport - ha detto il segretario del Pd - perché ritengo che lo sport e soprattutto gli impianti sportivi possano aiutare la crescita di tutto il territorio. Certo, se non si fanno le autostrade è un bel casino...». All’incontro con Matteo Renzi al palazzetto dello sport di Ragusa c'era anche Giovanni Damigella, imprenditore del marmo, che ha nel Ragusano possiede una delle aziende più note al mondo nel settore dei marmi con un fatturato annuo di 35 milioni di euro, il cui 80% deriva dalle esportazioni in oltre 50 paesi, ma che ha sempre sostenuto iniziative e campagne a favore dell’inclusione lavorativa di giovani diversamente abili, come il progetto "Pietra Angolare" che ha visto l’inserimento di venti soggetti svantaggiati nel mondo del lavoro: un’iniziativa unica nel suo genere nel settore dell’economia etica.
Damigella ha chiesto un impegno al segretario del Pd per accorciare le distanze dalla Sicilia col resto d’Italia, perché il costo dei trasporti penalizza molto le imprese. Renzi si è impegnato ad alleviare il carico fiscale.

«E' un viaggio fuori dal Pd, è un viaggio di ascolto sulle cose belle e meno belle di questo Paese. Un viaggio pieno di occasioni per conoscere il dolore della gente ad esempio di Arquata ma anche delle aziende che funzionano, un viaggio per avere uno spaccato sul Paese. Per ora siamo concentrati su questo, sul partito ci sarà tempo e modo per affrontare le tematiche del Pd e del centro sinistra» - ha detto Renzi - Ora siamo concentrati in questa campagna di ascolto - ha aggiunto - e non abbiamo affrontato le questioni interne al partito».

Renzi ha scherzato con il sindaco Burtone: «Tutti pensano che Militello in Val di Catania sia il paese di Pippo Baudo o di Nello Musumeci, in realtà è il paese di Giovanni Burtone». Lo ha detto il segretario del Pd, Matteo Renzi, incontrando a Scordia il sindaco del paese del Catanese, ex parlamentare nazionale del Pd, che ha dato i natali al presentatore e al presidente della Regione Siciliana.

Infine, il leader del Pd ha scritto su Facebook: «Volge al termine un viaggio bellissimo - in oltre 100 province - che in questi giorni ha toccato la Sicilia. Difficile sintetizzare le emozioni dell’incontro con gli educatori dello Zen o i ragazzi di Addio Pizzo, con le donne strappate alla tratta a Gaggi o con i ragazzi disabili che si sono inventati un super ristorante a San Cataldo. Per non dire della visita col ministro Orlando all’ufficio di Rosario Livatino, magistrato martire e testimone. Abbiamo ascoltato decine di storie, incontrato migliaia di persone. E la bellezza della politica fatta in mezzo alla gente emerge in tutta la sua forza», prosegue. «Ora che la campagna di ascolto si avvia a conclusione sarà bellissimo rilanciare con idee e progetti per una campagna elettorale seria e concreta. Non sugli scontri e sul posizionamento tattico ma sulle risposte da dare all’Italia e agli italiani. Lo faremo con forza, entusiasmo e determinazione. Avanti, insieme».

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