PALERMO. A una delle prime dichiarazioni rilasciate da neo assessore, si incendia subito la polemica. Il protagonista è Vittorio Sgarbi, assessore regionale ai Beni culturali. "Stamattina Vittorio Sgarbi, da pochi giorni assessore regionale ai Beni culturali in Sicilia nella giunta di centrodestra di Nello Musumeci, intervenendo ad Agorà su Rai3 ha detto che il pm Nino Di Matteo, oggi sostituto alla Direzione nazionale antimafia, ha tratto beneficio delle minacce di morte ricevute dal carcere da Totò Riina. Ha cavalcato l'onda per fare il martire. Le parole Di Sgarbi sono inaccettabili, spero che Musumeci abbia il coraggio di prendere le distanze da questa vergogna, gli ritiri le deleghe e lo mandi via". Ad indignarsi così è il deputato regionale del M5s, Giancarlo Cancelleri che ha aggiunto: "Musumeci deve scegliere con chi stare, con Nino Di Matteo e la lotta alla mafia o con Sgarbi e chi infanga e offende la storia degli eroi antimafia di questa terra e chi oggi rappresenta la migliore presenza dello Stato - aggiunge - A Nino Di Matteo la mia solidarietà e quella di tutto il gruppo parlamentare del M5S all'Ars". Subito arriva la risposta dell'assessore Sgarbi: «Io non ho attaccato il pm Di Matteo. Ho ricordato ciò che su di lui ha detto Fiammetta Borsellino e ho sottolineato che sul piano della comunicazione le minacce di Riina, che erano invettive e tali sono rimaste, sono state rese note per creare un’aura di pericolo e di suggestione intorno al pubblico ministero che ha usato la querela solo per impedirmi di parlare. Ma io parlerò finché avrò voce. Le dimissioni per me invocate da pusillanimi del Pd e M5S sono motivo di orgoglio per chi dice la verità e ha sottolineato, come io ho fatto, che non si è dato altrettanto rilievo alla parte delle intercettazioni di Riina che denuncia la trattativa Stato-mafia negli affari dell’energia pulita interesse primario di Matteo Messina Denaro. Il mio intervento ha semplicemente inteso indicare la necessità di non trasformare gli uomini in eroi. Esattamente quanto disse Bertold Brecht: "sventurata la terra che ha bisogno di eroi". Io non credo e non voglio che la Sicilia sia sventurata». Ma il presidente della Regione, Nello Musumeci non prende le difese del neo assessore: «Il professore Vittorio Sgarbi è libero, come ogni cittadino, di esprimere qualsiasi giudizio, nella stessa misura in cui rivendico la mia libertà di non condividerne, nella fattispecie, le forme ed il contenuto. Aggiungo che essendo l’amico Sgarbi componente del governo da me presieduto, sono certo saprà improntare le proprie dichiarazioni alla sobrietà che il ruolo pubblico impone a ciascuno di noi».