
ROMA. Fa gli auguri a Grasso, poi però parte l'affondo: "Bisogna capire se comanderà Grasso o D'Alema...".
Matteo Renzi commenta così la discesa in campo di Pietro Grasso che dà il via alla sfida a sinistra. Liberi e uguali, la lista unitaria che nasce da Mdp, Si e Possibile e con la leadership del presidente del Senato, rischia di far perdere al Pd diversi collegi. Ma Renzi confida nel richiamo al voto utile contro quella che fin d'ora bolla come "sinistra radicale" o "Cosa rossa".
"La sinistra è una cosa più grande di una sola persona e perciò penso che un elettore di sinistra farà fatica a votare la Cosa rossa sapendo che fa un favore a Salvini o Berlusconi". Renzi rompe una lunga giornata di silenzio del Pd, dopo l'assemblea dei Liberi e uguali che, con Grasso leader, puntano al 10% al voto.
Nello studio di Che tempo che fa, dichiara "rispetto" per Grasso e gli fa il suo "in bocca al lupo": "Siamo molto rispettosi di ciò che faranno alla nostra sinistra, certo ci dispiace". Assicura anche che non è stato lui a volere la rottura: "Per non dividere abbiamo chiesto a Prodi, Veltroni e Fassino di darci una mano". Di più. "Spero sempre" in una riappacificazione, si spinge a dire, pur sottolineando che a un certo punto "bisogna fare chiarezza" a partire da temi su cui Pd e la sinistra di Grasso sono molto distanti.
"La nostra priorità è il lavoro", è la sfida che Renzi lancia agli ex compagni di partito sul piano programmatico: "Abbiamo creato un milione di posti, ne creeremo altrettanti nella prossima legislatura". E poi l'impegno sul biotestamento: "Faremo di tutto per approvare la legge, le parole di Salvini sui "morti" sono state di una violenza inaudita".
Sullo ius soli, nessun impegno al voto ma la difesa della legge: "L'abbiamo scritta noi". Poi, ecco gli affondi. Auspicando una "campagna elettorale civile", evoca l'autolesionismo della sinistra del passato, con le sue divisioni. La nuova "cosa rossa", afferma, "è difficile che non abbia l'atteggiamento del passato di attaccare il leader vicino". Massimo D'Alema "lo ha già fatto" con Prodi e Veltroni. Alla nuova lista di sinistra Renzi, che non cita mai la coalizione di centrosinistra cui il Pd sta lavorando, oppone "il gruppo affiatato" del Pd.
"Poi se il premier sarà un altro va bene lo stesso, purché sia del Pd: se è Salvini mi dispiace", aggiunge, rinviando alla scelta di Mattarella. Quanto all'ipotesi delle larghe intese, il leader Dem rifiuta il gioco della torre tra l'accordo con Berlusconi o il voto. E a un anno dal referendum che portò alle sue dimissioni, ammette che il Pd "magari non ce la farà a recuperare il 40%", ma con i collegi si può avvicinare a un risultato che consenta "di farcela da soli".
Non mancano, nell'intervista, l'impegno contro le fake news e le stoccate ai Cinque stelle e a Berlusconi: "Sembra sempre un passante. Il generale Gallitelli sarebbe la persona meno adatta a fare il premier ma Berlusconi ha subito detto di essere stato frainteso quando Salvini e Meloni hanno preso le distanze. Litigano come noi, ma non lo fanno vedere".
Infine, una replica ai tanti potenti che ora lo criticano: "Penso sia normale quando non sei più premier. Io su loro non ho cambiato idea. Ritengo che Marchionne abbia fatto benissimo alla Fiat. Vedo nell'esperienza di De Benedetti aspetti positivi e negativi. A Lapo Elkann auguro di star meglio...".
Persone:
19 Commenti
io
04/12/2017 08:14
caro Renzi cio' che si semina si raccoglie, the end
Nino
04/12/2017 09:49
Infatti la sinistra radicale semina vento e raccoglie tempesta. In Sicilia ha appena rimediato una sonora batosta. Ha superato di un soffio lo sbarramento portando in parlamento regionale un solo deputato(Fava) A livello nazionale non cambierà nulla saranno minoranza ininfluente anche in quel caso. Conta poco se a comandare sara' Grasso piuttosto che D'Alema, nessun futuro per quelle sinistre radicali minoranza in tutta Europa. Gli avanti popolo che sventolano falce e martello, cultori dello scontro sociale e delle lotte di classe, sono destinate a scomparire e cio' che avviene in l'Europa lo conferma.
michele
04/12/2017 08:20
Scusate la mia ignoranza, ma non esiste un limite al nr. di partiti ammessi alla competizione elettorale? Ti confondono sempre più, non si capisce bene chi votare. In teoria chiunque può fondare un partito e, conseguentemente ricevere i relativi finanziamenti pubblici.
Marco
04/12/2017 08:29
Se fossi in loro mi vergognerei!!!
Angelono
04/12/2017 08:30
Caro renzino capisco quanto é triste vedere solo buio davanti a te.
Sergio
04/12/2017 08:34
È un caso che il sig. Renzi sia stato ospite proprio ieri sera?
totò
04/12/2017 08:39
HO fiducia in Grasso perchè come a dimostrato nel PD " I PUASA" e via. Viva le persone con senso dello stato e della comunità
Giuseppe 18
04/12/2017 09:03
Iniziano le grane per Grasso
Pietro
04/12/2017 09:13
Grasso è l'uomo giusto per guidare il Paese.Persona seria e affidabile.
ANTONINO
04/12/2017 09:20
Non mi sarei mai immaginato che il Presidente del Senato fosse un ecomunista.Meno male che non sì è canddidato alle regionali altrimente lo avrei votato ignaro delle sue idee.La vicinanza a Dalema e Bersani confermano le sue ideologie politiche che ormai non sono più proponibili alla società odierna.Non si rende conto Lui e compagni che così facendo tolgono voti al PD dando via libera alle destre che sicuramente governeranno l'Italia portandola alla rovina come hanno fatto nel passato.
Pietro
04/12/2017 09:27
Con Renzi ai primi dieci voti....un set di pentole in alluminio.
gionata
04/12/2017 10:09
non hanno piu cosa inventarsi il novo che rappresenta il vecchio con soggetti che il primo e nuovo in politica e non credo sia il suo mestiere,il secondo gia esperto .........dovrebbe rappresentare il nuovo. roba da non crederci. il paese e talmente in decadenza per colpa loro e parlano del nuovo.
G
04/12/2017 10:31
Vedere un presidente del senato fare politica ancora in carica mi indigna. Se uno e’ veramente di sinistra non può votare un partito che consentirà alla destra di vincere le elezioni. Renzi e’ un falso problema. Il problema è non far vincere la destra. D’Alema ha già tradito Prodi e Veltroni. La sinistra per lui e’ un modo per sparare ai vicini più che agli avversari. La cosa rossa ha un solo obiettivo indebolire Renzi ed il pd anche correndo il rischio di fare vincere la destra. Che schifo!
Ciccio1982
04/12/2017 10:36
Renzi.... con TE comanda Berlusconi !!!!
paolo 65
04/12/2017 12:00
voglio fondare un partito ( Gli astenuti d'Italia ) cosa devo fare ? Non ho una lire ( scusate un euro ) sono affezionato alla mia vecchia divisa.
giovanni"
04/12/2017 12:32
Non sarà certamente il presidente Grasso a fare grande il partito Mdp che si è sganciato dal Pd. È proprio la sinistra che non va bene. Con il suo carico di idee che non convincono nessuno. Primo fra tutte l'immigrazione a tutti i costi. È l' abbandono totale per gli italiani. In questi ultimi anni si sono dedicati alle persone provenienti dall'Africa con una dedizione, e con un'enfasi di esaltazione di salvamento di tutta l'Africa. Con progetti che di fatto hanno emarginato i poveri italiani. Il nuovo Mdp, è un riflesso del Pd, nulla di più.
Steve
04/12/2017 13:25
Mi sembra che Renzi non abbia più argomenti!
giovanni"
04/12/2017 14:54
Grasso durante il suo discorso di insedianento alla guida del Mpd, oltre a dire quello che dicono tutti, ha rimarcarto che in Italia possono venire tutti. Per i quali si capiva che intendeva dire porte aperte agli immigrati che intendono venire in Italia con il solito sistema, i barconi. Tutti chiaramente clandestini. Poi quella frase ripetuta più volte, che secondo lui dobbiamo essere liberi e uguali. A riguardo della libertà siamo tutti liberi, ma la parola uguale non calza per tutti. Tutti noi vorremmo guadagnare quando percepisce lui, circa 18 volte uno stipendio di un operaio. E, no presidente uguali a lei non saremo mai, ci divide un distacco incolmabile che non ci rende uguali, né ora né mai.
Francesco Pizzuto
04/12/2017 19:09
La nuova formazione di sinistra ideata da D'Alema e Bersani alla cui guida è stato messo Grassi si chiama Liberi e Uguali. Su liberi niente da dire perché se uno si sente libero nonostante presenze ingombranti che se ne stanno in seconda fila in attesa di fare il salto, buona fortuna e ci rivediamo tutti dopo le elezioni quando ognuno andrà per i fatti propri. Ma su Uguali proprio non si può accettare. Ma vi immaginate D'Alema uguale a Grasso. Niente di più lontano per storia personale e politica, per formazione culturale, per carattere, per visione della società e per ultimo ma non da ultimo per motivazione di carattere personale. Due persone che di prossimo hanno solo l'età. Quasi settantenne il primo è ultrasettantenne il secondo. Per sintetizzare il nuovo che avanza. Ma ciò che li fa stare più lontani è di certo l'obiettivo che ciascuno dei due vuole raggiungere. Grasso credo che abbia in testa l'ambizione che dopo essere stato ai vertici della magistratura e delle istituzioni da Presidente del Senato e quindi seconda carica dello Stato vorrebbe assumersi la responsabilità di guidare il governo del paese. Ambizione del tutto lecita anche se in un momento sbagliato dato che con la nuova legge elettorale ciascun leader è capo della propria forza politica e non più potenziale premier in caso di vittoria all'elezioni. Per quanto riguarda D'Alema si prospetta intanto il suo rientro nella politica attiva con una prossima candidatura al parlamento dopo il ritiro del 2013 e poi, cosa più importante per lui, andare sulle piazze o in televisione a tentare di demolire come ha sempre fatto il leader della forza politica più prossima. Auguri alla sinistra italiana che non si smentisce mai . Ne sa qualcosa per ben 2 volte Romano Prodi nel 1998 sostituito a Palazzo Chigi con un colpo trasformistico, ricordando Cossiga e Mastella, dallo stesso D'Alema e nel 2008 da Berlusconi a seguito di elezioni anticipate provocate da Bertinotti, Turigliatto ed altri. Se il 2018 vedrà la destra al governo del paese non si faccia lo scaricabarile si prenda atto del fallimento e gli attuali nuovi o vecchi leader si facciano da parte nel tentativo di farsi in breve tempo dimenticare dagli italiani che più volte hanno dimostrato col non voto di non poterne più.
Piero 2018
04/12/2017 19:21
E' nato l'ennesimo partito che ha un solo obiettivo: distruggere Renzi come leader incontrastato del centro sinistra; non si lamentino tutti quelli che ne hanno tratto benefici; quello che dispiace è una persona di alto profilo si sia prestato a questo sporco gioco; farà la stessa fine di chi volle fondare un partito come Di Pietro o Monti e non c'è due senza tre.