PALERMO. Il Pd siciliano rischia l'implosione: la sconfitta elettorale ha messo in ginocchio il partito e lunedì era in programma una direzione regionale a Palermo che aveva tutti i connotati di una resa dei conti interna. Per questo il segretario Matteo Renzi ha chiesto e ottenuto il rinvio della direzione. Ci sarebbero stati contatti tra Renzi e il segretario siciliano Fausto Raciti, quindi la decisione di 'congelare' la direzione, che sarà riconvocata nei prossimi giorni. Nel frattempo, Renzi ha annunciato il suo arrivo nell'isola proprio con lo scopo di ricomporre le fratture post-elettorali. Il leader vuole proprio evitare lo scontro interno che potrebbe portare conseguenze ancora peggiori in vista delle politiche di primavera. Tanti i nodi da sciogliere. A partire da chi vuole la 'testa' del segretario regionale Fausto Raciti, da chi indica il fallimento del cosiddetto 'modello Palermo' (quello che aveva permesso di riconfermare Leoluca Orlando a sindaco), e c'è chi non vuole caricarsi sulle spalle "new entry", come il deputato di 'Sicilia Futura' Edy Tamajo, indagato dalla Procura di Palermo per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale. Intanto, le vicende del Pd si intrecciano quelle dell'Ars dove il partito non è neanche la prima forza di opposizione: il M5s, infatti, ha il doppio dei parlamentari e oltretutto i dem sembrano spaccati: alcuni dirigenti, infatti, sono stati avvicinati in questi giorni dal commissario regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, che punta alla poltrona di presidente dell'Assemblea e cerca alleati anche fuori dalla sua coalizione. In ballo ci sarebbe la vicepresidenza dell'Ars (si fanno i nomi di Lupo e Sammartino) che però viene recriminata dal M5s in quanto principale forza di opposizione. Altro nodo da sciogliere è la scelta del capogruppo, ruolo fondamentale per un partito di opposizione. E, infine, i rapporti con 'Sicilia Futura', la formazione dell'ex ministro Totò Cardinale, che ha eletto due deputati alle regionali: sarà battaglia tra chi s'oppone all'ingresso nel Pd degli uomini di Cardinale e chi invece propende per allargare il partito.