
PALERMO. La geografia del Parlamento siciliano tracciata nelle urne potrebbe essere ridisegnata dai giudici amministrativi. Come si vociferava da alcune settimane, decretata la proclamazione degli eletti all'Assemblea da parte delle commissioni elettorali provinciali, si sposta nei Tribunali amministrativi la questione del mancato riferimento alla legge Severino sulle incandidabilità nei moduli della Regione, compilati dai candidati alle elezioni regionali, sollevata proprio nei giorni di deposito delle liste.
Di ricorsi ne sarebbero stati depositati diversi. Uno di questi è stato presentato da Filippo Privitera, primo dei non eletti nel collegio di Catania nella lista Popolari e autonomisti che si è rivolto al Tar, rivendicando l'attribuzione del seggio a danno di 7 eletti sprovvisti di autodichiarazione sulle cause di insussistenza delle prescrizioni contenute nella legge Severino.
Il ricorso è stato consegnato dagli avvocati Mauro Di Pace e Antonio Landro, che ritengono "illegittimo" il provvedimento di proclamazione emesso dalla commissione elettorale di Catania degli eletti che risultato non avere depositato la dichiarazione sostitutiva di insussistenza delle cause di incandidabilità previste dalla legge Severino, proprio a integrazione dei moduli della Regione dove non si faceva riferimento alla normativa nazionale ma si richiamava solo quella regionale.
Nel ricorso vengono contestate le proclamazioni di sette deputati: Gianina Ciancio, Angela Foti, Francesco Cappello e Jose Marano per il M5s; Giuseppe Zitelli per DiventeràBellissima; Marco Falcone (cooptato nella giunta di Nello Musumeci) e Alfio Papale per Forza Italia.
I ricorrenti citano una sentenza del Consiglio di Stato del 2013 secondo cui "l'omessa dichiarazione dell'assenza di cause di incandidabilità" è "un requisito non colmabile dall'assenza in concreto delle anzidette cause" e due sentenza del Tar Toscana del 2016 secondo le quali "l'erroneo riferimento al parametro normativo inficia irrimediabilmente un requisito sostanziale della dichiarazione di accettazione della candidatura" e la mancanza non può considerarsi regolarizzabile, come invece sarebbe se fosse incompleta o meramente irregolare.
Dando per assodato l'illegittimità dei proclamati, nel ricorso i legali ricalcolano i voti delle liste, ne consegue una differente ripartizione dei seggi e dei resti. Se il Tar lo accoglierà, e a seguire anche il Consiglio di giustizia amministrativa (Cga), un terremoto si abbatterà sul Parlamento.
Persone:
11 Commenti
UNo QUALUNGUE
02/12/2017 18:10
Dopo il fatto si presentano i reclami. Mi chiedo chi controlla prima il deposito dei canditati? Tutto per avere una poltrona e vivere da nababbi. Questa è la nostra politica in forma soggettiva e non oggettiva per un ideale politico per il bene di tutti. Dopo il voto, le promesse date non vengono mai mantenute: povera Italia.
Nicolò
02/12/2017 19:49
Sì, stanno proprio tremando. E chi li smuove più! Non si può tradire la volontà popolare :) per un mancato richiamo.
Santo
03/12/2017 09:37
Se sono rimasti in carica per altri cinque anni i nostri deputati e sanatori, nonostante la Corte Costituzionale abbia detto che il Parlamento era incostituzionale, può mai essere che un TAR decida la destituzione di alcuni onorevoli eletti in Sicilia per una autocertificazione?
Salvatore
11/12/2017 21:20
Si può ... .si può
Maria
02/12/2017 20:09
E pensare che alla Regione ci sono tanti dirigenti e superburocrati, ma cosa combinano?
Giovanni
02/12/2017 20:27
La legge Severino è come la Madonna della Campiglia: tutti ne parlano e nessuno se la piglia.
Gaspare Barraco
02/12/2017 21:41
DIRIGENTI. Per i dirigenti della P.A. non si conferiscono gli incarichi se manca la dichiarazione di inconferibilità e incompatibilità, su atto notorio. Solo che, magari, non si verificano le dichiarazioni se corrispondano al vero.Ing.Gaspare Barraco.Marsala.
Gaspare Barraco
02/12/2017 21:45
Inconferibilità e incompatibilità degli incarichi amministrativi Linee guida sugli accertamenti del responsabile della corruzione e prevenzione, vigilanza ed accertamento Anac Il Consiglio dell’Autorità ha approvato nella seduta del 3 agosto le Linee guida in materia di accertamento delle inconferibilità e delle incompatibilità degli incarichi amministrativi da parte del responsabile della prevenzione della corruzione. Attività di vigilanza e poteri di accertamento dell’A.N.AC. in caso di incarichi inconferibili e incompatibili. Linee guida:Determinazione n. 833 del 3 agosto 2016. Ing.Gaspare Barraco.Marsala.
Giuseppe
02/12/2017 21:51
Bene così. Alla lista cento passi per la sicilia mancano tanti seggi. e' incredibile come abbia avuto solo un seggio con il 5,5% cioè con la stessa percentuale di fratelli d'italia-noi con salvini che hanno preso 4 seggi. come hanno assegnato i seggi? si rimetta tutto in gioco
Nino
02/12/2017 22:49
Rimettiamo tutto in gioco fin quando non vincono le sinistre radicali........
Lucia
03/12/2017 09:35
Sono stata la prima, come Presidente del movimento vox populi a ,presentare denuncia presso la.procura della Repubblica .e presentare ricorso al tar di Palermo.
UNo QUALUNGUE
03/12/2017 16:15
quale è stato il risultato? Niente: aspetto da oltre 12 anni una vertenza civile questo ti deve fare capire in quale stato viviamo, ITALIA morente.
UNo QUALUNGUE
03/12/2017 16:11
Credetemi alcuni eletti di politica non sanno nulla e così si continua a pagare per i poveri elettori che tutt'ora credono alle promesse dei burattinai della poltrona. Abbiate la responsabilità di dare il voto con coscienza e verità.
Cesco1
03/12/2017 22:50
In un Paese normale si sarebbero indette nuove elezioni.
galapagos
04/12/2017 11:54
Che cosa cambia se ne vengono sostituiti alcuni, tanto sono tutti uno peggio dell'altro?