PALERMO. Mancano appena un paio di nomi. Poi la giunta Musumeci sarà completa e non a caso il presidente ha fatto sapere ieri agli alleati di essere pronto ad annunciarla fra oggi e domani. Le certezze sono gli uomini di Diventerà Bellissima, cioè Ruggero Razza, e Fratelli d’Italia, che punterà su Sandro Pappalardo. Niente assessori alla Lega. Gli altri posti andranno a Forza Italia, Udc e Popolari Autonomisti. I forzisti dovrebbero avere tre assessori che si aggiungono a Gaetano Armao e Vittorio Sgarbi. Miccichè indicherà di sicuro l’etneo Marco Falcone e la messinese Bernadette Grasso. Il giallo riguarda l’ultimo uomo che potrebbe essere il siracusano Edy Bandiera. I Popolari avranno in giunta il palermitano Toto Cordaro e gli autonomisti la nissena Mariella Ippolito. Fuori quota viene considerato l’assessorato che andrà al palermitano Roberto Lagalla. Gli ultimi nodi da sciogliere riguardano l’Udc che avrà due posti e potrebbe puntare sul trapanese Mimmo Turano e sulla siracusana Costanza Castello. Ma qui le sorprese non sono escluse. Se gli equilibri verranno confermati dalle scelte finali, Forza Italia avrà rinunciato a un assessore a favore degli autonomisti. È un modo con cui i forzisti provano a saldare la maggioranza per blindare l’elezione di Gianfranco Miccichè a presidente dell’Ars. Restano però forti fibrillazioni all’interno del partito di Berlusconi dove gli esclusi mugugnano. E sperano di poter recuperare spazi proprio all’Ars nelle postazioni di vertice che verranno assegnate ai primi di dicembre. Intanto i grillini vanno all’attacco e con Giancarlo Cancelleri segnalano che Musumeci sta impiegando per fare la giunta più tempo di quanto non ci abbia messo la Raggi a Roma. E questo, spiega Cancelleri, è solo per le liti di chi è a caccia di poltrone.