ROMA. «Noi vogliamo costruire un campo aperto, largo e progressista». Lo afferma il leader di Campo Progressista, Giuliano Pisapia, rispondendo, a margine di un convegno dei cattolici democratici, a chi gli fa notare come mentre Mdp chiude al Pd, ad aprire ad un’alleanza sia Ap di Angelino Alfano.
A chi gli fa rimarcare il rischio di essere troppo di centro, Pisapia osserva: «Veniamo dalla sinistra e saremo capaci di mettere insieme centro e sinistra per costruire un nuovo centrosinistra».
«Io ho sempre parlato di centrosinistra. Centrosinistra significa avere la sinistra, il cattolicesimo democratico e tutti i partiti che si sentono e si riconoscono nel centro sinistra, mi sembra che lo dica la parola stessa», spiega Pisapia prima di partecipare al convegno organizzato all’Istituto Don Luigi Sturzo.
C'è, a sorpresa, anche Piero Fassino tra i partecipanti all’incontro. Fassino, incaricato dal segretario Pd Matteo Renzi di interloquire con le forze di sinistra per formare una coalizione, ha incontrato una delegazione di Campo progressista giovedì scorso. Il convegno "Cattolici democratici in Campo" è stato concluso proprio da Pisapia in tarda mattinata.
In platea, tra gli altri, il deputato di Cp Bruno Tabacci e il deputato Dem Ernesto Preziosi.
«Fare politica non per sé ma per gli altri, considerarla come impegno quotidiano che è fatica, volontariato, come un donare una parte di sé stessi»: è il messaggio lanciato dal leader di Campo Progressista.
«Oggi aumentano le persone che fanno volontariato e diminuiscono quelle che si impegnano nella politica. Ma io dico che l’impegno politico dovrebbe essere anche quello un elemento di gratuità. Bisogna essere capaci di guardare lontano ma anche di dare risposte nel quotidiano», sottolinea Pisapia, che nel suo intervento cita Giorgio La Pira e Vittorio Foa e ricorda l'incontro dei sindaci con Papa Francesco.
«Il Pontefice ci salutò dicendoci «vedete io penso che succeda anche voi ciò che mi accade a me ogni sera, vado a casa, penso a quello che ho fatto, e sono contento; penso a quello che avrei voluto fare e non ho potuto e non sono riuscito a fare, e divento triste».
«Ci unisce la capacità di sentire il dialogo come necessità, il confronto come opportunità e dare risposte alla propria comunità», sottolinea Pisapia rivolgendosi alla platea, alla quale ribadisce l’attualità dello schema destra-sinistra. «E' uno schema che è già una riflessione avanzata, che può modificarsi in futuro ma ci sono valori e priorità profondamente diversi».
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