PALERMO. Vittorio Sgarbi fuori dalla giunta. Gli ultimi asset in quota Forza Italia, a cui dovrebbero andare 5 assessorati, non prevedono il nome del critico d'arte ai Beni culturali. Si parla di un possibile incarico tecnico, come la direzione di Villa del Casale a Piazza Armerina oppure una candidatura alle vicine elezioni politiche, scrive il Giornale di Sicilia di oggi. Intanto ieri è saltato il faccia a faccia tra Musumeci e Micciché, rinviato a oggi.
Confermati, tra gli assessori forzisti, ci sarebbe Gaetano Armao all'Economia, mentre torna il nome di Marco Falcone, indicato per Sanità o Agricoltura. Gli altri tre assessori dovrebbero arrivare da Agrigento, Trapani e Messina. Al posto di Sgarbi, che era un fuori quota, potrebbe entrare addirittura un sesto di Forza Italia. In quota Udc, tra gli assessori torna il nome di Ester Bonafede (già assessore regionale alla Famiglia nel primo governo Crocetta), ma pare che Musumeci abbia mostrato dissenso dato che c'è un'indagine in corso a Firenze in cui è coinvolta. I centristi hanno indicato anche Margherita La Rocca Ruvolo.
La partita si gioca non solo sul toto-assessori ma anche sull'affidamento delle due vicepresidenze all'Ars, una delle quali Forza Italia vorrebbe assegnarla a Luca Sammartino (noto come "mister preferenze" con 32mila voti), scalzando così il M5s, nonostante sia stato il partito più votato. Per l'altra invece si fa il nome dell'autonomista Roberto Di Mauro.
Tanto in giunta quanto all'Ars lo scacchiere degli accordi è tutto ancora da definire.
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