PALERMO. Oggi è il giorno in cui Nello Musumeci arriva ufficialmente a Palermo da nuovo presidente della Regione. Dopo la settimana di riposo, il neo-governatore inizierà le consultazioni con i segretari dei partiti che lo hanno sostenuto alle elezioni.
La proclamazione ufficiale della vittoria è prevista per sabato e già lunedì quindi Musumeci dovrebbe insediarsi a Palazzo d'Orleans. Poi dovrà attendere la proclamazione di tutti i nuovi deputati e quindi convocare l’Ars per la prima seduta, che si terrà, come si legge sul Giornale di Sicilia di oggi, nella prima decade di dicembre. La grande attesa però è per il primo vertice di maggioranza, da cui dovrebbe uscire anche la squadra di governo regionale. Un primo incontro ci sarebbe stato giovedì scorso a Roma, con Gianfranco Miccichè e Francesco Scoma di Forza Italia, Raffaele Lombardo e Saverio Romano per i Popolari Autonomisti.
Posto che tutto riconduce all'elezione di Gianfranco Micciché alla presidenza dell'Ars, è sul toto-assessori che adesso si gioca la vera partita. La favorita dovrebbe essere Forza Italia, che avrebbe, scrive il Giornale di Sicilia di oggi, quota 5 se non 6 assessori. Due spetterebbero rispettivamente ai Popolari e l’Udc. Due o tre posti all’area di destra: uno a Diventerà Bellissima, l’altro probabilmente a Fratelli d’Italia. Da sciogliere il nodo-Lagalla, l’ex rettore dell'università di Palermo era stato indicato come possibile assessore regionale all'Istruzione e Formazione professionale, ma non è ancora chiaro se entrerà in giunta in quota Popolari.
Intanto, Confesercenti chiede di fare presto con la nuova squadra di governo: "Le imprese siciliane attendono da troppo tempo risposte concrete alla crisi: auspichiamo che il neo presidente Musumeci, a cui auguriamo buon lavoro, formi in tempi brevi il nuovo Governo e che si avvii un serrato confronto con il mondo dell'economia", dice Mario Attinasi, presidente di Confesercenti Palermo e vicepresidente di Confesercenti Sicilia.
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