
PALERMO. Rebus giunta e assetti all'Assemblea regionale per il presidente della Regione Nello Musumeci e la sua maggioranza. In attesa della proclamazione degli eletti, gli sherpa della coalizione lavorano, assieme al presidente, sui posti chiave nel governo, le deleghe e gli organigrammi in Parlamento, a cominciare da chi sarà il nuovo presidente di Palazzo dei Normanni.
Il nome in pole position è quello di Gianfranco Miccichè, che ha già ricoperto il ruolo due legislature fa. In questa chiave, sarà fondamentale il dialogo con le opposizioni, ai quali andrà la vice presidenza. Difficile che il M5s, il gruppo parlamentare più folto con 20 deputati, sia della partita.
E allora il centrodestra guarda verso il Pd, il secondo gruppo della minoranza, che conta 11 onorevoli e che potrebbe avere la vice presidenza dell'Ars se si chiuderà l'accordo. Nonostante il centrodestra abbia la maggioranza (36 parlamentari su 70), nella coalizione c'è chi mette in conto qualche franco tiratore attorno a Miccichè.
E quindi per "blindarlo" appare strategico trovare consensi nella minoranza (oltre al Pd, il gruppo di Sicilia futura), con la quale si dovrà discutere anche degli uffici di presidenza delle commissioni parlamentari. Per Musumeci non è semplice incastrare i pezzi del puzzle, dovendo tenere conto non solo degli equilibri in giunta tra le forze alleate ma anche della geografia politica.
Ecco perché come ipotesi secondaria a Miccichè per la presidenza dell'Ars, col commissario di Fi che in questo quadro avrebbe un ruolo nella giunta o al limite la guida del gruppo parlamentare forzista cu sui però ci sono altri azzurri in pista come il deputato Giuseppe Milazzo, circolano altri nomi: tra questi quelli di Roberto Lagalla, l'ex rettore di Palermo, e di Toto Cordaro, capogruppo uscente di Cantiere popolare, che hanno ottenuto gli stessi voti nella stessa lista Popolari e autonomisti a Palermo.
Per entrambi in campagna elettorale si è parlato dell'ingresso in giunta, ma nel gioco degli incastri anche gli autonomisti avrebbero diritto a una delega di governo, ecco perché la discussione sarebbe ancora aperta. A meno che, per gli autonomisti si apra l'ipotesi della presidenza dell'Ars, in questo caso il nome che si fa è quello di Roberto Di Mauro, attuale capogruppo uscente.
In questo momento i nomi che appaiono certi sono quelli di Gaetano Armao, che avrà la delega all'Economia, e di Vittorio Sgarbi ai Beni culturali, indicato da Silvio Berlusconi in persona durante il suo comizio elettorale a Palermo.
5 Commenti
giovanni"
09/11/2017 13:29
Bene, i deputati ora si mettono all'opera, una volta insediati, via alla riduzione dei loro compensi. Subito riduzione dell'irpef regionale. E trovare alternative al lavoro, quello vero. Se non saranno in grado di trovare soluzioni che garantiscono il lavoro ai giovani siciliani che sono andati via dalla Sicilia in cerca di lavoro altrove tutto diventa inutile, anche l'ente regionale. Questi devono essere i segnali forti nei confronti dei cittadini che aspettano il cambiamento.
Girgio
09/11/2017 13:33
Il primo gruppo parlamentare non avrà neanche un vicepresidente dell'assemblea e hanno paura, con maggioranza, paura dei franchi tiratori. Bene comincia.
paolo 64
09/11/2017 13:44
Sono contento che Vittorio sgarbi sia l'assessore ai beni culturali, peccato che gli daranno pochissimi soldi in modo di non fare niente di quello che ha programmato. Troppo intelligente per poter durare in un parlamento come quello Siciliano.
Luigi
21/11/2017 04:05
Ciao Paolo 64, concordo con te ma ti dirò conosco Musumeci da circa 1/2 secolo sia nel privato che nella Politica ha i numeri per governare bene, il rischio e' come quello che ha avuto Berlusconi, una maggioranza composita. È importante la scelta del Presidente della Assemblea, la Giunta la governerà. ...ma l'Assemblea. .....???? Luigi
RuggeroII
09/11/2017 14:18
In condizioni "normali" sono convinto che Musumeci avrebbe l'onestà e la credibilità per il rilancio dell'isola. Spero che nonostante tutto e la follia che imperversa, Nello possa comunque dimostrare il suo valore
Anna M.
09/11/2017 15:15
Speriamo che qualcosa cambi. Noi lo speriamo!