MESSINA. "Sapevo già che mi avrebbero arrestato", il neo-deputato Cateno De Luca, eletto appena 48 ore fa e oggi agli arresti domiciliari con l'accusa di evasione fiscale, interviene su Facebook, scattandosi un selfie con un bicchierino di caffè in mano. "Sapevo già che mi avrebbero arrestato. Perchè certi ambienti mi avevano avvertito". De Luca appare tranquillo e scrive di sapere già come finirà questa inchiesta: "Ed oggi più di ieri vi dico che anche questo procedimento finirà come gli altri quattordici: archiviati o con sentenza di assoluzione. Nei prossimi giorni - prosegue - saprete il perché non vogliono che io faccia il sindaco di Messina. Ringrazio i militari che stamattina alle ore 7:25 hanno suonato alla mia porta per arrestarmi in quanto sono stati un esempio di professionalità, gentilezza e riservatezza. Io li aspettavo da qualche giorno ... Io sto bene", scrive. "Chiedo scusa ai miei elettori e sostenitori per ciò che subiranno nei prossimi giorni. Posso solo dirvi che i fatti contestati risalgono al periodo 2007 - 2012. Dedico questa battaglia ai perseguitati dell'ingiustizia che non hanno avuto la forza ed i mezzi per ottenere giustizia". "A dicembre 2016 - scrive sempre De Luca - avevamo depositato l'ennesima denunzia nei confronti di una parte della magistratura di messina ed alcuni organi inquirenti che avevano commesso troppi " errori " nei procedimenti penali aperti a carico di cateno De Luca: ben 15 procedimenti penali di cui già chiusi 14 con sentenze di assoluzione perché il fatto non sussiste e varie archiviazioni per l'inconsistenza delle accuse. Poi cita un passo delle Sacre Scritture: "Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli". "Pregate per me". "Vi saluto offrendovi virtualmente il caffè del galeotto", conclude ironicamente.