Giovedì 19 Dicembre 2024

Bindi: "Il nome di De Luca era già segnalato, fatto gravissimo". Cancelleri: "L'avevo detto"

ROMA. Si susseguono senza sosta le reazioni politiche dopo la notizia dell'arresto del neo-deputato Cateno De Luca, eletto due giorni fa all'Ars e oggi ai domiciliari con l'accusa di evasione fiscale. "Il nome di De Luca  era un nome non solo segnalatoci dal candidato Cancelleri, ma anche dalla prefettura e dalla procura competente", -dice Rosy Bindi,  presidente della Commissione Antimafia in riferimento al dossier che la Commissione sta preparando sugli impresentabili. "L'esito della nostra inchiesta sarà reso noto non appena completato", fa sapere Bindi, che prosegue: "Questo è un fatto gravissimo ma non è il primo, auguriamoci che possa essere uno degli ultimi. È l’ennesima dimostrazione che gli strumenti di cui disponiamo per tutelare l'elettorato attivo e passivo nel nostro Paese sono insufficienti". "E' evidente - dice Bindi - che chi è candidabile ma non eleggibile comunque droga il risultato delle elezioni, perché il consenso raccolto, anche nel caso in cui la persona di fatto ineleggibile non venisse eletta, interviene ad alterare il risultato. Il legislatore deve intervenire". Aspre critiche dal Movimento 5 stelle. Il deputato grillino Giancarlo Cancelleri, candidato alla presidenza della Regione per il M5s, attacca:"E' il primo impresentabile arrestato di Nello Musumeci - scrive sul suo profilo Facebook -. Lo hanno eletto all'assemblea siciliana neppure 48 ore fa: un record storico. La notizia non ci coglie di sorpresa, anzi la meraviglia è che ci si meravigli. La presenza di De Luca nelle liste di Musumeci la denunciai un mese fa, il 9 ottobre, con un lunghissimo post con l'elenco di tutti gli impresentabili di Musumeci e un video. Oggi viene arrestato, ma ormai il danno è fatto. De Luca non sarebbe mai dovuto essere candidato al Parlamento Siciliano. Quando lo denunciai i media nazionali stettero in silenzio, complici degli impresentabili. I voti raccolti da condannati, arrestati e indagati per fatti gravi, sono secondo i dati oltre 97.000". Gli fa eco l’eurodeputato M5S Ignazio Corrao, che accusa l'intera coalizione del centrodestra: “La coalizione che sostiene Musumeci è un’ammucchiata senza senso di impresentabili tenuta in piedi da interessi vergognosi. Soltanto quarantotto ore dopo l’elezione, Musumeci perde già la sua risicata maggioranza e la sua coalizione degli impresentabili il primo pezzo. Ora qualcuno, anzi più di qualcuno, deve delle scuse a noi e ai siciliani”.

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