PALERMO. Il day after di Nello Musumeci non è solo riposo dopo le tensioni della campagna elettorale. Se il confronto con gli alleati per comporre la squadra di governo può attendere qualche giorno, ci sono tante emergenze che invece richiedono un'analisi immediata. Il nuovo presidente della Regione avrebbe già iniziato a studiare carte e dossier, fra tutti è urgente mettere mano alla spesa dei fondi Ue. Sia perchè in ballo ci sono circa 9 miliardi di euro destinati alla Sicilia col programma 2014-2020, sia perchè il suo primo vero impegno sarà a Bruxelles, dove incontrerà il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, che ieri lo ha chiamato al telefono per congratularsi della elezione. "La spesa dei fondi europei è una delle priorità", ha detto Musumeci, che oltre ad aver brindato per l'elezione sorride anche per la composizione dell'aula che gli garantirà una maggioranza, sebbene non schiacciante (36 deputati su 70). Fondi Ue a parte, l'altro nodo a cui dovrà pensare una volta archiviato il tour de force della campagna elettorale, è la composizione della giunta. "Se ne comincerà a parlare dalla prossima settimana" dicono da ambienti di Forza Italia. Il confronto con gli alleati difficilmente si risolverà in qualche colloquio, anche se Musumeci dovrà certamente presentare la sua squadra prima di dicembre, quando è invece previsto l'insediamento ufficiale della nuova Assemblea regionale. Nell'attesa, ad alimentare il clima di festa nel centrodestra ci pensano gli alleati. Berlusconi già ieri ha telefonato al governatore per complimentarsi sull'esito del voto. "Ho espresso al presidente Musumeci le mie congratulazioni per l'ottimo successo e il mio convinto sostegno per la difficile opera che lo attende". Giorgia Meloni ha commentato la vittoria già a metà spoglio al comitato elettorale, esaltando il 'patto dell'arancino' e sottolineando che "non si vince solo con candidati di centro". Ci ha pensato Salvini a proporre nuovi scenari promuovendo un asse tra Sicilia, Lombardia e Veneto: "Faccio bene a non stare a casa e a fregarmene, in barba a quelli che me lo dicono, se poi questo è il risultato della Lega - ha detto -. Nello Musumeci è un compagno di viaggio importante sia per Zaia che per Maroni. Un asse tra Lombardia, Veneto e Sicilia sulle cose da fare e sui programmi io penso che possa fare solo del bene".