Berlusconi dopo la vittoria in Sicilia: "Siamo l'unica alternativa a Grillo, la sfida è tra noi e M5s"
ROMA. "L' alternativa in Sicilia era la stessa che si porrà tra qualche mese in Italia, di fronte al fallimento della sinistra: da un lato il nostro centro destra moderato, dall'altro i Cinque Stelle con il loro linguaggio d'odio". Lo afferma, in una intervista al Corriere della Sera, Silvio Berlusconi, che analizza la vittoria in Sicilia. "Non credo che la leadership sia il principale problema del Partito democratico. Come in tutta Europa, la sinistra non ha più risposte da offrire ai problemi della società. Dissapori con Salvini? Falsità - prosegue -. E spero si vada al voto il prima possibile, ora che si è approvata la legge elettorale e una volta fatta la legge di Stabilità, non c'è più motivo di tenere aperto questo Parlamento". Per l'ex premier l'accordo con Matteo Salvini e Giorgia Meloni "esiste da sempre e non è in discussione". Sul programma, Berlusconi fa sapere: "Avremo naturalmente un grande programma di cose da fare, con il quale cambiare davvero volto all'Italia. Tre punti qualificanti potrebbero essere questi. Il primo, una profonda riforma fiscale, con un taglio generalizzato del livello di imposizione e l'introduzione della flat tax al livello più basso possibile. Il secondo è il blocco vero, non solo annunciato, dell'immigrazione clandestina. Come eravamo riusciti a fare quando governavamo e avevamo praticamente azzerato gli sbarchi. Il terzo punto sarà un rapporto diverso con l'Europa: per il rilancio di un europeismo vero, contro l'Europa dei burocrati, dei vincoli ottusi, dell'identità debole e confusa". "Chi sarà la nostra punta alle Politiche? - si domanda Berlusconi - Finora dagli italiani ho avuto 200 milioni di voti".