GELA. Il presidente della Regione Rosario Crocetta, questa mattina ha votato poco prima delle 13 nel plesso del quartiere Scavone, a Gela, a due passi dalla sua abitazione.
“Lascio – ha detto – con l’animo sereno, di chi ha fatto il proprio dovere. Si chiude una fase della mia vita e se ne apre un’altra. Non sono legato alla poltrona. Si apre per me una nuova fase che trovo molto stimolante perché penso ad un impegno politico immediato, diretto, in mezzo alla gente che è quello che mi è più congeniale. Sicuramente miro a riorganizzare il Megafono, a radicarlo in tutta la Sicilia”.
Ha poi aggiunto che non c’è nessun patto fra lui e il segretario del Pd Matteo Renzi. “Renzi mi ha chiesto di non candidarmi alla presidenza della Regione, poi mi ha chiesto addirittura di togliere la lista del Megafono e di mettere i candidati nella lista Micari perché Orlando la lista non l’ha fatta e quindi l’abbiamo fatta noi con i nostri candidati. Nessun patto, solo un riconoscimento politico del Megafono come un soggetto che fa parte del Pd”.
In vista delle elezioni politiche, Crocetta ha anche sottolineato che non è fra le sue priorità una sua candidatura. “Sinceramente – ha affermato - non è il mio pensiero principale. Il mio pensiero principale è quello di mettere in campo una proposta politica anche perché ci sarà bisogno di fare in modo che non si ritorni indietro rispetto alle politiche di risanamento che abbiamo avviato e che ovviamente non vengono apprezzate come le politiche di clientela o di spartizione a pioggia di denaro. Abbiamo ereditato un fardello pesante che era quello di un buco di bilancio spaventoso, lo abbiamo risanato, avviato grandi progetti e soprattutto abbiamo fatto un accordo con lo Stato che farà avere due miliardi in più alla regione. Mi auguro che questo venga gestito con trasparenza e si continui su questa azione perché a ritornare indietro non ci vuole niente”.
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