PALERMO. Quindici richieste indirizzate ai candidati governatori della Sicilia su commercio, turismo, infrastrutture, accesso al credito, competitività, innovazione, fondi strutturali. E’ il documento definito da Confesercenti Sicilia in vista delle elezioni regionali del 5 novembre. “Le piccole e medie imprese del commercio, del turismo, dei servizi e del lavoro autonomo – dice il direttore Michele Sorbera - rappresentano l’ossatura del sistema economico produttivo siciliano. Eppure da anni pagano il prezzo di riforme incomplete e irrealizzate. In questo documento abbiamo voluto definire quelle che consideriamo priorità non più rinviabili”. Il riferimento più immediato è alle legge quadro sul Commercio rimasta al palo nonostante gli annunci e un lungo confronto all’Ars e alla legge sul Turismo (10/2005) rimasta incompiuta. Insomma, dice Sorbera, “c’è da rivedere l’intero sistema. Serve meno burocrazia, più attenzione alle imprese, alle infrastrutture e al credito per le pmi”. Tra le richieste di Confesercenti anche l’istituzione di un’authority contro l’abusivismo nel settore del commercio e del turismo che “provveda al monitoraggio del fenomeno e presenti annualmente uno specifico report” e politiche mirate per “fare della Sicilia e della sua ricettività turistica un punto di attrazione, in alternativa alle mete estere, anche per quanto concerne gli aspetti fiscali, per i pensionati italiani che troverebbero nell’Isola, condizioni decisamente più competitive (per opportunità culturali e climatiche)”.