PALERMO. Dentro i tribunali l'andirivieni degli uomini di partito per il deposito delle liste fuori le fibrillazioni nei partiti: nel centrosinistra attorno alla "lista Micari presidente" con i nomi da inserire in extremis in arrivo dagli alleati senza però stravolgere gli equilibri complessivi, nel centrodestra tra Forza Italia e Nello Musumeci che ha estromesso dal listino regionale Gaetano Armao, l'avvocato che Berlusconi avrebbe voluto come candidato e che deve decidere se candidarsi per un posto da deputato o fare solo campagna elettorale avendo promesso la vice presidenza della Regione e la delega all'Economia. In via Bentivegna, quartier generale del Pd, le trattative per la "lista Micari" vanno avanti no stop ormai da 36 ore di fila, con i big di stanza nella sede dei dem, a cominciare dal governatore Rosario Crocetta, cui è stato chiesto di rinunciaRe alla sua lista 'Megafono' per trasferire i suoi uomini in quella che porta il nome di Micari. A fare pressing su Crocetta è stato il Pd dopo aver preso atto che i nomi suggeriti da Leoluca Orlando non bastavano a chiudere le liste provinciali che portano il nome del candidato presidente e la dicitura Arcipelago Sicilia. E' partita così la corsa a comporre le liste Micari, rimescolando le carte delle candidature. Un lavoro complicato perché bisogna tenere conto degli equilibri interni alle correnti del Pd ma anche delle altre forze alleate per non stravolgere l'assetto complessivo.