Domenica 17 Novembre 2024

Lista "Cento passi", scontro sul nome tra il fratello di Impastato e Fava

Claudio Fava

PALERMO. Polemica sul nome di una lista che sostiene Claudio Fava candidato alla presidenza della Regione siciliana. Nel simbolo spicca la scritta «Cento passi per la Sicilia". «In questi giorni - spiega Giovanni Impastato, fratello di Giuseppe, l’attivista ucciso a Cinisi da cosa nostra il 9 maggio del 1978 - abbiamo appreso che una lista per le prossime elezioni regionali ha nel simbolo la scritta: 'Cento Passi per la Sicilià». «Questa iniziativa, oltre ad essere un’operazione elettorale alla ricerca di consensi, è strumentale e utilizza come un marchio pubblicitario la figura e l'immagine di Peppino e l’impegno di chi ha continuato ad operare 'con le sue idee e il suo coraggio"'. Lo afferma Giovanni Impastato,  in una nota firmata insieme al centro di documentazione Impastato, Rete 100 passi e associazione Peppino Impastato. A Impastato replica Claudio Fava: "I Cento Passi è un'immagine che appartiene ai siciliani onesti. Per noi è la proposta di un grande patto civile di donne e uomini liberi. Questa immagine parla di Peppino Impastato come di Giuseppe Fava e di tutti gli altri caduti, tanti, per restituire dignità a questa terra. Stiamo parlando di un simbolo straordinario, non di un film". E aggiunge: "Cento passi racconta il lavoro dei giovani delle terre confiscate alla mafia e i prodotti di quel lavoro. È nelle parole di canzoni che hanno animato e appassionato una generazione di ragazzi. Mi preme anche ricordare che 'I Cento Passi', ben prima di essere il titolo del famoso film, è il titolo di un capitolo che io, Claudio Fava, dedicai 25 anni fa a un mio libro sui molti delitti impuniti di mafia. Che poi, se qualcuno si offende perché Fava usa una frase di Fava e nessuno protesta se Musumeci usa una frase di Paolo Borsellino, è una cosa piuttosto curiosa". Fava conclude: "Per la cronaca, l'idea di chiamare questa nostra sfida 'Cento Passi per la Sicilia' è una scelta che abbiamo condiviso con Giovanni Impastato ben prima di presentare questo simbolo".

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