ROMA. «Non lo dice mica solo Brunetta. Me l'ha detto anche Berlusconi: se vuoi, in lista ti ci metto io». Parola di Umberto Bossi, intervistato dalla Stampa.
«Per adesso resto» nella Lega, aggiunge il fondatore del Carroccio. «Il referendum è così decisivo che tutto il resto passa in second’ordine. Prima vinciamolo, l’importante è questo». «Poi si vedrà».
«Di certo Berlusconi l’offerta di candidarmi l’ha fatta. Ma credo che alla fine sarò candidato alle elezioni per la Lega», aggiunge. Nel centrodestra «io credo che si troverà l’accordo. Mi fido di Berlusconi, e non dimentico quello che ha fatto. Anche per la Lega».
Quanto ai referendum per l’autonomia, Bossi spiega che sono importanti «per dimostrare a Roma che la Lombardia non ne può più. E per salvare la nostra economia. Solo l’anno scorso qui hanno chiuso 100 mila aziende. O teniamo i soldi dei lombardi in Lombardia e dei veneti in Veneto o si rischia che la crisi economica diventi una crisi sociale».
«I referendum di Lombardia e Veneto sono un modello per il Nord, poi ogni regione farà quello che vuole. Evidentemente anche a Torino ne hanno piene le scatole di dare soldi a Roma», dice a proposito della proposta della Lega anche in Piemonte.
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