Ex M5s e abusi edilizi, Mannino contro Cinque: "Il mio lavoro infastidiva qualcuno"

PALERMO. «Ha ragione il sindaco di Bagheria, sono proprio una minchiona. Lo sono stata soprattutto quando ho presentato l’emendamento per l’inasprimento delle sanzioni per gli abusi edilizi. Norma poi approvata dal Parlamento. Mea culpa! Detto questo, però, vorrei informare Patrizio Cinque e tutti i silenti organi dirigenti del Movimento 5 Stelle (quelli che portavano ad esempio il 'modello Bagheria', ovvero l’indulgenza nei confronti degli abusivi e l’assenza di demolizioni) che, durante il mio mandato Parlamentare, tale 'becero' comportamento si è manifestato più volte». A parlare è la deputata del M5s Claudia Mannino, sospesa dal Movimento perchè imputata nell’ambito dell’inchiesta della procura di Palermo sulle firme false, commentando il contenuto delle intercettazioni del sindaco di Bagheria Patrizio Cinque, indagato nell’ambito di un’altra inchiesta che riguarda anche un abuso edilizio commesso da un suo parente. Parlando al telefono dell’emendamento che aggrava le sanzioni per gli abusivi Cinque afferma: «Questa situazione l’ha messa quella minchiona di Claudia Mannino». Nelle intercettazioni, che secondo l’accusa provano la fuga di notizie sulla vicenda in concorso con un ispettore della Polizia municipale per ritardare i controlli sull'immobile, il sindaco di Bagheria parla anche della possibilità di far avere uno sconto sulle sanzioni alla sorella. «Non è la prima volta - osserva Mannino - che il mio lavoro in Parlamento 'infastidisce' qualcuno. Ricordo ancora molto bene le due telefonate dai toni inquietanti che ho ricevuto il giorno dopo l’approvazione del mio emendamento che ha messo fine alla pluriennale gestione commissariale dei rifiuti in Sicilia. Una da parte di due deputati regionali e l’altra da parte del commissario straordinario». «Ma non è tutto - conclude - minchiona lo sono stata tante altre volte, basta guardare la mia attività parlamentare e gli effetti che ha prodotto».