Bimbi all'asilo solo con vaccini fatti o prenotati: scadono i termini, Fedeli: nessuna proroga
ROMA. Nel primo giorno di asilo bimbi in classe soltanto con vaccini fatti o prenotati. Nessun margine di tolleranza. Lo ha ribadito anche oggi la ministra Fedeli. "Se ci sono dei genitori che scelgono di non far vaccinare né ora né mai i loro figli devono essere consapevoli che la legge dice che i loro figli non possono frequentare le scuole dell'infanzia. Questo è un punto chiaro della legge". Confermando che non ci saranno proroghe, la titolare del dicastero dell'Istruzione si è detta comunque "ottimista sul fatto che la larghissima maggioranza dei genitori comprenderà la necessità delle vaccinazioni" e si comporterà di conseguenza. A scanso di dubbi ha quindi chiarito che "l'autocertificazione vuol dire che i genitori si prendono la responsabilità di consegnare tutto il libretto vaccinale appena possibile. Devono cioè dimostrare che hanno chiesto di vaccinare il figlio. Poi non è responsabilità di mamme e papà se la Asl ha dato appuntamento a 20 giorni" o più per somministrare ai piccoli i vaccini richiesti. I vaccini diventati obbligatori riguardano 10 malattie - poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Haemophilus B, morbillo, parotite, rosolia e varicella - e interessano la fascia d'età 0-16 anni. I genitori devono presentare copia del libretto delle vaccinazioni timbrato dalla Asl alle scuole entro l'11 settembre o comunque entro la prima campanella del nuovo anno scolastico (i calendari variano da regione a regione) per i bambini fino a 6 anni ed entro il 31 ottobre per tutti gli altri. Se non si trova il libretto vaccinale si può presentare un' autocertificazione che sarà valida fino al 10 marzo 2018. Chi non fosse in regola con le vaccinazioni deve prendere appuntamento presso la Asl (e presentare una copia della prenotazione) che provvederà a eseguire la vaccinazione (o a iniziarne il ciclo, nel caso preveda più dosi) entro la fine dell'anno scolastico. La vaccinazione non è obbligatoria per le malattie già contratte o per motivi di salute purché ci sia un'attestazione medica che giustifichi la mancata somministrazione. Per la fascia di età tra 6 e 16 anni (primo e secondo ciclo di istruzione), la mancata presentazione della documentazione entro i termini previsti sarà segnalata, entro i successivi 10 giorni, dal dirigente scolastico alla Asl territorialmente competente che avvierà la procedura prevista per il recupero dell'inadempimento (colloquio informativo e, qualora non si provveda alla vaccinazione, sanzioni pecuniarie).