Giovedì 19 Dicembre 2024

Sgarbi: «L’antimafia ha fallito, gli elettori di Cuffaro mi votino»

PALERMO. «Gli elettori di Cuffaro possono votare me, nessuno deve vergognarsi di questo. Mi candido presidente della Regione per fare rinascere una Sicilia dove l’antimafia ha fatto più danni della mafia. Candido Contrada, è il simbolo di questa battaglia». Vittorio Sgarbi irrompe sulla scena politica siciliana e annuncia la sua candidatura alla Presidenza della Regione.  Come arriva a questa decisione improvvisa? «In realtà l'avevo annunciato già otto mesi fa, ho pure la residenza a Calascibetta. Con Tremonti avevamo discusso della possibilità di attendere le Politiche, ma io credo che non ci sia più tempo da perdere. La Sicilia merita il riscatto in politica». Con chi ce l'ha? «Non è possibile oggi vedere candidati due come Crocetta che non ha dimostrato nulla in questi cinque anni e Musumeci che ogni volta prova a candidarsi e non può vantare nessun risultato. Poi c’è Armao, è stato assessore del governo Lombardo, ricordo di lui solo che ha interrotto il mio incarico senza aver finito i lavori a Piazza Armerina. C’è Micari che non si sa nemmeno che nome abbia. Io sono Sgarbi, loro non sono nessuno. Io ho 1,8 milioni di follower, uno che si candida dovrebbe essere almeno conosciuto nel suo quartiere. Tirano fuori i nomi dai laboratori, eppure mi chiedo: siamo in Sicilia, la terra di Pirandello, di Verga. È possibile che non abbia uomini di alto profilo che possono spendersi per la propria terra? La Villa del Casale è stata rimessa in piedi grazie a me, così come la cattedrale di Noto. Io ho fatto qualcosa, gli altri?». Quindi si candiderà da solo? «Da solo prenderò più voti che andando insieme ad altri. Crocetta mi ha mandato un sms per chiedermi di correre con lui, con Micciché avevamo parlato ma è una prospettiva che non mi interessa più, lui è uno confusionario» Però i cuffariani alla fine sono andati con Musumeci. «Ci sarà pure qualche cuffariano in quella coalizione, ma non Cuffaro. Lui con me è stato chiaro: né coi fascisti né coi comunisti. È l’ultimo governatore degno della Sicilia. Sono tutti così vigliacchi, hanno paura dei voti di Cuffaro, io li voglio tutti. Ha subito un processo ingiusto, in nome di un’antimafia che si è fatta controparte politica. Un processo che non ha colpito solo un uomo, ma ha criminalizzato la Sicilia intera. La mia sarà una battaglia per la sua dignità, la combatto in nome di Pannella. Contrada è un’altra grande bandiera, io lo candiderò». Cuffaro è stato condannato a sette anni per favoreggiamento a Cosa nostra e rivelazione di segreto istruttorio. «C'è qualcosa peggiore dell'accusa che è la pena sproporzionata. Nessuno ricorda che Pannella era completamente dalla parte di Cuffaro proprio per questo. In Sicilia sono stati sciolti Comuni per mafia come Salemi quando però la mafia non c'era più. Nessuno si occupa delle pale eoliche dove c'è ancora la mafia attiva. Mi candido contro tutti questi abusi». Ha già pronto il programma? «Ho uno studio pronto dove emerge che le Canarie hanno lo stesso perimetro della Sicilia ma hanno 75 milioni di visitatori e portano 4 miliardi al Pil. Noi invece abbiamo 6,5 milioni di visitatori. Questo perché sei terrorizzato dalla mafia, dall'orrore, e l'operazione che ha portato a tutto questo è servita a dare forza alla carriera di tanta gente. Farò rinascere la Sicilia, voglio alzare il profilo dei candidati. Voglio rimettere in piedi il progetto del tempio G di Selinunte e voglio puntare su una personalità come quella di Valerio Massimo Manfredi».

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