PALERMO. Rivolge un appello al centrosinistra e torna a chiedere al Pd le primarie per la scelta del candidato alla Regione. Rosario Crocetta invoca l'unità ma si dice pronto a correre da solo in caso di rottura. E minaccia perfino un «governo del presidente», a nove settimane e mezzo dal voto in Sicilia, dove i dem contano quattro assessori in giunta.
Il governatore boccia così la scelta del Pd di candidare il rettore di Palermo Fabrizio Micari senza passare dai gazebo col sostegno di Ap e Leoluca Orlando, che fino all’ultimo ha cercato una mediazione, poi fallita, con i bersaniani Mdp-Art 1 e Sinistra Italiana, indisponibili a sostenere lo stesso candidato di Angelino Alfano, pronti invece a confluire su Claudio Fava, vice presidente dell’Antimafia. A indicarlo all’unanimità è Mdp, ma il diretto interessato fa sapere di essere «disposto a correre solo se ci sarà una condivisione ampia».
Per Crocetta invece «non c'è alternativa alle primarie». "Sulla base dell’articolo 18 comma 5 dello Statuto del Pd - rivendica - io sono il candidato legittimo del Pd, che avrebbe dovuto proporre agli alleati. Il tempo c'è, le primarie si possono fare il 17 settembre».
«La democrazia è una cosa seria - attacca il Governatore - Un elezione del presidente della Regione non è un concorso a cattedre né per titoli, è un ruolo politico», dice riferendosi al rettore di Palermo. In casa dem, però, i giochi sembrano ormai fatti e la candidatura di Micari non è in discussione, come confermano fonti romane del Pd, secondo cui «entro venerdì o al massimo sabato arriverà una posizione ufficiale». Fino ad allora si tenterà di convincere Crocetta a desistere anche se in pochi credono che la mediazione vada a buon fine.
Crocetta non sembra intenzionato a mollare ed è convinto che "il progetto Micari è destinato a perdere, è una sconfitta annunciata». Poi avverte «nessuno se la prenda con Fausto Raciti», il segretario regionale del PD che lavora ad evitare lo strappo e che Crocetta proprio ieri ha incontrato a Roma, dopo aver sentito l’ex premier Matteo Renzi. Il Governatore è convinto che alcuni «non hanno l’obiettivo di vincere le elezioni ma di fare fuori Rosario Crocetta» sulla pelle dei siciliani.
cIntanto proprio oggi ad Enna il coordinamento dei bersaniani di Mdp - Art 1 ha indicato Claudio Fava, come candidato alla presidenza della Regione, nome sul quale dovrebbe confluire anche Sinistra Italiana, che domenica riunirà l’assemblea regionale. «Sono a disposizione - ha commentato il vice presidente dell’Antimafia - se ci sarà una condivisione ampia e convinta di tutta la Sinistra» con «una partecipazione alta e coerente di tutte le componenti a quel punto, ma soltanto a quel punto, sarò pronto a fare la mia parte». L’obiettivo è cercare di convincere Prc a rinunciare alla candidatura dell’editore Ottavio Navarra per evitare un eccessivo affollamento di candidati a sinistra del Pd
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